Matteo Salvini vede complotti dappertutto.

di Mario Barbato. Matteo Salvini è diventato paranoico: si sente perseguitato dalla magistratura. È convinto che pure l’indagine per corruzione contro il governatore leghista della Sardegna, Solinas, sia una congiura contro di lui. “Su quello che fa la magistratura non do commenti, perché ne sono personalmente oggetto di attenzione quasi quotidiana”, ha detto il capo del Carroccio.

Commentando l’inchiesta giudiziaria contro il presidente della Regione Sardegna, a cui la polizia tributaria ha sequestrato beni per oltre trecentomila euro, frutto-secondo la magistratura-di pratiche corruttive, Salvini ha voluto far intendere che contro di lui ci sia una “giustizia a orologeria”; che le indagini contro Solinas siano in realtà un modo per colpire lui e favorire il candidato di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, alle prossime elezioni regionali.
È francamente grottesco che Matteo Salvini parli di persecuzione giudiziaria contro di lui dopo che lasciò quasi centocinquanta migranti a cuocere sotto il sole su una Ong, impedendo loro di sbarcare sulle coste italiane e beccandosi una denuncia per sequestro di persona. Un’accusa che sarebbe piovuta sulla testa perfino del presidente della Repubblica, ma per Salvini è normale violare tutte le leggi, della terra e del mare, e poi passare per povera vittima.
È francamente anche grottesco che il capo della Lega si senta perseguitato se un suo sodale, in questo caso Solinas, venga accusato di corruzione. Sicché i leghisti possono rubare, truffare, raggirare, sequestrare e corrompere senza essere penalmente perseguiti, altrimenti, per il paranoico Salvini, è una persecuzione giudiziaria contro di lui. Sembra di sentir parlare Silvio Berlusconi ai tempi d’oro, quando vedeva toghe di sinistra pure nel bagno di casa sua.
E infatti è lo stesso Salvini che il 14 febbraio 2016 al palazzetto dello sport di Collegno durante un congresso regionale della Lega, davanti ad un migliaio di persone, disse: “Difenderò qualunque leghista indagato da quella schifezza che si chiama magistratura italiana, che è un cancro da estirpare”. Per Salvini, la magistratura è un pericolosa da eliminare, semplicemente perché gli impedisce di fare tutto ciò che gli pare senza pagarne dazio.

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