L’Italia si cala le braghe al 2 per cento!

di Redazione. La Manovra del Popolo mette la retromarcia e si attesta sul 2% di deficit. I francesi, dopo aver messo Parigi a ferro e fuoco e Macron sulla graticola, hanno ottenuto aumenti salariali e riduzione d’imposte sui carburanti sforando il deficit di ben oltre il 3%!!! Il governo Giallo-Verde, invece, alza bandiera bianca e chiude con Bruxelles al 2%. Come volevasi dimostrare l’Italia si cala le braghe in Europa e mostra i muscoli in casa propria ai “soliti fessi”, ovvero a quegli italioti che pagano, zitti e mosca, gli sprechi, i privilegi, le ruberie, le incompetenze, le inefficienze e il debito pubblico dei governi nazionali!
Questa cosiddetta “manovra del popolo” poteva piacere o non piacere, ma andava comunque portata avanti senza cedere ai diktat della Troika, semmai al buonsenso che chiedeva più investimenti pubblici, meno tasse e meno assistenzialismo a gogo!
Alla fine, invece, il deficit della manovra italiana per il 2019 scenderà dal 2,4% al 2,04%. La bilancia della mediazione tra il premier Conte e il presidente della Commissione Ue Juncker, che ha incontrato per due ore a Bruxelles, pende clamorosamente dalla parte degli “euroburocrati”.
Matteo Salvini e Luigi Di Maio, bellicosi, ma solo dietro le quinte, hanno mandato in avanscoperta il loro premier. Hanno capito che questa era l’unica condizione per non crollare sotto il peso di una procedura d’infrazione pericolosissima, ma non sapevano come dirlo al proprio elettorato.
Reddito di cittadinanza e quota 100 restano nella manovra finanziaria, ma adesso occorre vedere in che modo e a quale prezzo: probabile una partenza differita e una platea ridimensionata, oltre alla svendita del patrimonio pubblico, all’aumento dell’Iva, con la patrimoniale sempre in agguato su casa e risparmi degli italiani e il taglio dei servizi!

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *