L’Italia e Draghi appesi a Rousseau!? Ma per favore, siamo seri!

di Redazione. Sul Movimento 5 stelle faremmo molto meglio a stendere un velo pietoso e a voltare pagina, visto il fallimento dei grillini su tutti i fronti e considerato che oggi come oggi quel movimento è diventato un partito come tutti gli altri.

Sono entrati in Parlamento dicendo di volerlo “aprire come una scatoletta di tonno”, ma quando poi il tono lo hanno assaggiato, gli è piaciuto così tanto che hanno fatto di tutto pur di rimanere incollati alle poltrone. Prima andando al governo con la Lega, poi con Renzi e il PD e adesso – aspettando (…si fa per dire) Rousseau – addirittura con lo stesso Berlusconi e niente popò di meno che… con Mario Draghi!

Hanno occupato le più alte cariche dello Stato e delle Istituzioni, hanno preso Roma e Torino con i loro sindaci, ma gli scarsi risultati raggiunti, laddove hanno fatto solo danni, sono sotto gli occhi di tutti noi cittadini, che dopo aver creduto all’uomo di Arcore che ci aveva promesso “un nuovo miracolo italiano”, ci siamo bevuti pure questi dell’ “uno vale uno”!

Sono finiti i tempi dello streaming, dei Vaffa day, degli show, del padre-padrone e della fantomatica piattaforma Rousseau chiamata ad indorare i rospi più amari da far ingoiare alla base grillina.

Si è conclusa come peggio non si poteva la “favola bella” che la Signora Maria, brava, anzi bravissima, a far quadrare i conti del bilancio domestico, sarebbe stata altrettanto brava a governare e ad amministrare 60 milioni di italiani.

Quella ubriacatura è passata. I comici tronino a fare i comici. Gli avvocati gli avvocati. I bibitari i bibitari. I grandi fratelli i grandi fratelli.

Oggi è il tempo del merito, della serietà, della competenza, del fare.

Oggi c’è Mario Draghi!

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9 Responses

  1. Teresa ha detto:

    Si lo sa che i suoi sono crollati elettoralmente,per questo accetta tutto.
    Rousseau?una parvenza di democratica compartecipazione a decisioni?
    Allora non doveva essere gestita dal.movimento ,ma da organo super partes.

  2. Vale'88 ha detto:

    Beppe Grillo sul blog elenca i 17 punti del programma del M5S.
    Ma perchè ha aspettato tre anni e n non l’ha fatto prima quando al governo c’era l’Avvocato del popolo?

  3. Parsifal-NA ha detto:

    Chi dovrebbe mettersi una bella MUSERUOLA è GRILLO che continua a v a n e g g i a r e e c’è chi lo sta asentire

  4. Virna-MI ha detto:

    Ma GRILLO non ha ancora capito che lui ed il suo mostro sono finitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

  5. gaetanuzzu'77 ha detto:

    Se si votasse domani, ma non sulla loro inutile piattaforma, ma per le politiche, i grillini verrebbero restituiti tutti quanti al mittennte ovveero ad un grosso, epocale “VAFFA”!

  6. Giusy ha detto:

    La piattaforma Rousseau doveva essere lo strumento democratico attraverso il quale gli elettori dei 5Stelle potevano decidere democraticamente le scelte del Movimento. E invece è diventato lo spauracchio-truffa di Grillo che li tiene per le palle!

  7. Elena S. ha detto:

    Il voto di Rousseau su Draghi è sospeso. Lo ha annunciato il capo politico del M5S Vito Crimi sul Blog delle Stelle, poco dopo le 10:
    “Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati”.
    Insomma, una farsa. Clamorosa.
    La fine di Rousseau e, probabilmente, del M5s.

  8. Help ha detto:

    Il M5s cade a pezzi. Minuto dopo minuto e sempre di più. L’ultima bufera è esplosa dopo l’intervento di Beppe Grillo, che ha definito “grillino” Mario Draghi (figurarsi…) pur di convincere la base a votare a schierarsi a favore del governo di unità nazionale. “Uno di noi”, ha detto il comico riferendosi al premier incaricato. Toni che tradiscono disperazione. Dunque ha aggiunto di voler però prima del voto sentire il programma di Draghi. Insomma, il comico ha chiesto un “rinvio” al voto visto con enorme sospetto dai pentastellati scettici: sembra infatti solo un modo per arrivare a un “sì” incondizionato a Draghi.

  9. Carla Livera ha detto:

    Andassero a lavorare, tanto anche tra due anni, finirà la legislatura….

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