L’Italia affonda? E allora che si salvi pure Berlusconi, ma con tutti gli italiani!

Ci stiamo arrovellando le meningi per sapere come andrà a finire la vicenda Berlusconi. Per vedere se il Cavaliere la sfangherà oppure no. Se il governo cadrà oppure no. Ma mai nessuno che si chieda: e al popolo chi ci pensa? Chi salverà gli italiani dalle politiche ‘lacrime e sangue’ imposte dalla Troika? Atteso che ‘la capra’ sta per gli italiani che cocciutamente ancora si ostinano a votare certi personaggi, e ‘il cavolo’, neanche a dirlo, sta per il Cav che confidando ancora in un qualche “salvacondotto” che dopo tre gradi di giudizio e relativa condanna c’azzecca, per l’appunto, come un cavolo a merenda, ecco la soluzione che comunque salverebbe ‘capra e cavolo’: una insana e inconsapevole amnistia!
Un provvedimento urgente, promulgato a Camere riunite e ratificato dal Quirinale, che resetti tutto: dalle condanne politiche, al debito pubblico, dalle tasse, agli evasori, dai disoccupati, agli occupati strapagati, dalle pensioni sociali a quelle d’oro, dalle divisioni interne degli ottomila campanili italici, alla subalternità alla Germania unita! Sì, un bel colpo di spugna che sia l’esatto contrario del “muoia Sansone con tutti i filistei”: si salvi Berlusconi con tutti gli italiani!
E chissenefrega se poi Berlusconi resterà a far politica, tanto peggio di così si muore. E poi la ‘speranza di vita’ del Cav mica sarà eterna come vorrebbero farla diventare per le famigerate pensioni di vecchiaia dei comuni mortali!
Insomma, una insana e inconsapevole amnistia politica, economica e sociale che decreti la cancellazione di tutte le condanne politiche, da quelle del Cav, reo di essere un italiano vero, all’insegna del peggior “chiagni e fotti” made in Italy, a quelle di un’opposizione colpevole di aver fatto di tutto e di più, tranne l’opposizione, per finire con l’annullamento di tutti i debiti, sia pubblici che privati, sia personali che sovrani. Insomma, ripartiamo da zero! 
Tanto, il debito pubblico ha assunto dimensioni tali da essere di fatto inestinguibile e per quante manovre finanziarie si possano e si debbano ancora fare, anziché diminuire, aumenta e continuerà ad aumentare.
Tanto, Silvio Berlusconi ha assunto dimensioni tali da essere di fatto inarrestabile e per quante sentenze lo potranno condannare nessun giudice e nessun leader politico riuscirà mai ad ingabbiarlo.
E allora ben venga una insana e inconsapevole amnistia che azzeri tutto, che salvi Berlusconi e che liberi tutti gli italiani. Questo sarebbe il giusto epilogo, l’ultimo paradosso, di un Paese sfasciato come il nostro.

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