di Attilio Runello. Il Presidente degli Stati Uniti, nel suo discorso agli americani, ha parlato di trecento mila uomini addestrati a fronte di un esercito di talebani che non ne conta più di centomila.
A detta di tutti gli afgani sono dei buoni combattenti. Hanno combattuto contro i russi, in particolare i mujaidin, ma non hanno combattuto contro i talebani. I talebani sono afgani anche loro, stessa religione, istruiti, finanziati e pronti a pagare i membri dell’esercito afgano.
È molto probabile che hanno pagato per farli andare a casa e lasciare loro le armi.
Un esercito quello afgano che ne faceva parte solo per la paga, spesso bassa.
Gli americani lo hanno organizzato in parte attraverso i contractor. Prevedeva l’appoggio dell’aviazione che è mancato. Alcune decine di aerei ed elicotteri sono fuggiti in Tagikistan, con diverse centinaia di soldati.
Sembra che Ghani non si fidasse dell’esercito e ha nominato comandanti solo quelli della sua etnia, quella Pashtun, la stessa dei talebani.
Ma quello che è strano è che per organizzare questo esercito sono stati spesi decine e decine di miliardi, fornendo loro aerei, elicotteri, mezzi blindati, forse troppo sofisticati per le capacità delle truppe, spesso senza livello di istruzione. Sembra che alle prime licenze tornassero a casa e spesso non tornavano o magari lo facevano quando erano finiti i lavori agricoli.
La disfatta di questo esercito la dice lunga anche sugli eserciti addestrati in Iraq, in Siria.
Sicuramente gli accordi di Doha, peraltro rimasti segreti hanno contribuito a creare sfiducia. Come si fa a condividere i valori di chi tratta la resa con l’avversario e ti dice di rimanere a combattere?
In Afganistan ci sono stati in questi venti anni sino a oltre centomila militari NATO o non NATO di oltre cinquanta paesi, anche se quelli principali erano americani, inglesi, tedeschi e italiani.
Il paese ha una superficie che è il doppio dell’Italia con una popolazione che è la metà. Difenderla tutta non è mai stato possibile e i talebani hanno sempre controllato alcune zone, sicuramente difesi da parte della popolazione.
Un altro argomento da tener presente è che parte dell’esercito proveniva dalle file dell’alleanza del Nord che sino al 2001 combatteva i talebani ma in nome di uno stato islamico da fondare (mentre i talebani parlano di emirato), non certo per i valori occidentali.
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Anziichè pensare a quello che c’è altrove, pensiamo alle 100.000 situazioni che in Italia non vanno.
Basta di distrarci con le grane altrui ne abbiamo di nostre
A Kabul non c’è stato strage o spargimento di sangue con vendette e rappresaglie per ora, tranne casi isolati e personali.
Il popolo con i giovani e no, sono a favore dei talebani e adesso non hanno mai opposto resistenza. Questo il motivo per cui i comandanti militari americani hanno deciso di uscire.