La sovranità appartiene al popolo o all’alta finanza?

Il fisco se ne frega se c’è o non c’è un governo, tira dritto per la strada dell’austerity tracciata dalla Troika e bussa puntuale alla porta di famiglie e imprese! L’Italia ha scelto di raggiungere il pareggio di bilancio aumentando le tasse anzichè tagliando gli sprechi, e questa non è certo una colpa della Merkel, ma dei governi di casa nostra!!! Pertanto se gli italiani speravano che il peggio fosse passato, pensando di aver dato già abbastanza, si sbagliavano di grosso! Perchè non avevano ancora fatto i conti con la prossima stangata di metà anno. Si tratta degli aumenti dell’Iva e della nuova Tares che peseranno sui bilanci di famiglie e aziende e dell’Imu per gli immobili d’impresa. Per l’Imu sulle abitazioni non si sa ancora cosa deciderà il prossimo governo, ma sappiamo quanto ci è costata e quanto potrebbe costarci se nessuno vi porrà rimedio!!! Da queste imposte, ormai in dirittura d’arrivo, il governo che sarà pensa di raschiare altri miliardi. Risorse che di fatto sono già bruciate ancor prima di essere incassate dallo Stato dall’incremento dello spread di queste ultime settimane e dal maggior costo degli interessi che lo Stato sarà obbligato a pagare se vuole rendere appetibili Bot e Btp! Ma quel che preme all’alta finanza è che le banche siano salve ora e sempre! Che poi il conto lo paghino i cittadini è un piccolo particolare nel macro universo della finanza globale! Le banche hanno ricevuto enormi somme di denaro da parte della Bce a tassi di interesse bassissimi, mentre gli Stati hanno continuato a finanziarsi sul mercato obbligazionario pagando rendimenti altissimi. Siamo in Europa e sarebbe assurdo uscirne: una vera e propria catastrofe! Ma continuare sulla strada dell’austerity cosparsa di lacrime e sangue dei “soliti noti” lo sarebbe ancor di più! Non si possono più colpire in questo modo i cittadini, per evitare che a pagare siano i veri responsabili del default: le banche che hanno speculato e che ora vogliono evitare di pagare dazio. Un’Europa così prona davanti ai poteri forti della finanza al punto di mettere le mani sui risparmi dei suoi cittadini, come stava accadendo a Cipro, non è più l’Europa che vogliamo! E anche se l’Abi rassicura che “le banche italiane hanno una posizione di grande solidità”, i timori restano tutti! Anche Berlusconi nell’estate del 2011 ci rassicurava sul fatto che eravamo un Paese solido, che alberghi e ristoranti erano pieni e non si trovava un volo neanche a pagarlo oro, ma poi siamo tutti testimoni di come sono andate le cose. Non servono rassicurazioni. Servono fatti! I cittadini italiani alle ultime elezioni hanno chiaramente chiesto un cambiamento di rotta alla classe politica. Sta ora al nuovo parlamento stabilire se la sovranità appartiene ancora al popolo oppure all’alta finanza!

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