La Sagra della Valtellina “invade” Sant’Angelo Lodigiano nei due weekend centrali di marzo.

di Maurizio Zanoni. Una festa con prodotti e piatti tipici per assaporare gusti di territori montani e riscoprire il piacere di sedersi a tavola e mangiare in compagnia di familiari, amici e parenti. La Sagra della Valtellina, in programma per due weekend a fila di marzo (15-16-17 e 22-23-24) presso il Cupolone in via Forze dell’Ordine 3-1 a Sant’Angelo Lodigiano, sarà a tutti gli effetti un maxi evento culturale che punta ad attrarre migliaia di persone e “buone forchette” in quell’atmosfera festosa che rimanda un po’ al passato, in cui la comunità si riuniva e si celebrava, ormai rara da trovare.

Di ogni aspetto e dettaglio se ne occuperà Alessandro Fico, organizzatore specializzato in grandi manifestazioni a carattere gastronomico, e il suo team. «L’appuntamento ha lo scopo di omaggiare e promuovere le tipicità, la tradizione culinaria e l’identità culturale della Valtellina – spiega -.  Sarà un momento conviviale, un’occasione di ritrovo, per condividere un pasto insieme a familiari, parenti e amici. Cosa c’è di più bello di riunirsi attorno a un tavolo con i propri affetti? Attraverso la Sagra della Valtellina crediamo sia importante scostarci dai ritmi frenetici del quotidiano per ricreare dialogo, confronto e relazioni autentiche tra le persone».
La cucina valtellinese, espressione della tradizione montana che si sviluppa lungo le valli alpine della provincia di Sondrio, avrà una grande responsabilità: incantare i commensali. Piatti forti dei pranzi e delle cene saranno i celebri pizzoccheri, una pasta fresca a base di farina di grano saraceno, tagliata a forma di fettuccine larghe, condita con una deliziosa salsa a base di burro, formaggio, verza e patate, e gli sciatt, delle morbide palline di impasto di farina di grano saraceno e formaggio fritte e servite calde e filanti. Ma ce n’è per tutti i gusti: minestra di orzo, zuppa alla valtellinese, bresaola, stufato di cervo, brasato al Nebbiolo, rinomati formaggi, tra cui il Bitto e il Casera, verza saltata in padella e patate al forno. E poi i vini rossi come Valtellina Superiore, Sforzato e Rosso di Valtellina o bianchi, principalmente prodotti con uve Chardonnay, Sauvignon Blanc e altri vitigni autoctoni, e i dolci, come la torta di mele valtellinese, la bisciola, la miascia, il panettone del posto e le crespelle.

«La cucina valtellinese – aggiunge Alessandro Fico – è un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso le montagne della Lombardia, una festa per il palato che celebra l’autenticità dei sapori locali e l’amore per la buona cucina».

Tutti i prodotti serviti o utilizzati per la preparazione dei piatti sono di strettissima origine valtellinese. Le materie prime utilizzate sono marchiate D.O.P, D.O.C.G o D.O.C..

La Sagra della Valtellina (a ingresso gratuito), comincerà il venerdì sera e proseguirà sabato e domenica a pranzo e cena (orari dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 24:00). Nell’ambiente riscaldato del Cupolone saranno posizionati panche e tavoli di legno che potranno accogliere oltre mille persone. Per questo motivo è sempre bene prenotare: sagradellavaltellina.it.
Per maggiori informazioni si può scrivere su Whatsapp al numero: 389.026555
Per chi volesse assaggiare i piatti valtellinesi nella propria abitazione, sarà attivo il servizio d’asporto.

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