La rotta dei migranti dalla Tunisia.

di Attilio Runello. Assistiamo imperterriti a notizie di naufragi e morti in mare davanti alle coste tunisine, a informazioni da parte della guardia costiera tunisina che sostiene di aver salvato o fermato migliaia di imbarcazioni in partenza, molte imbarcazioni però arrivano a Lampedusa e l’hotspot è costantemente pieno.
I media ci informano che la Tunisia è al collasso. Sarebbe opportuno aiutarli a ottenere un prestito dal Fmi di quasi due miliardi. Alcuni membri della Commissione europea si sono recati sul posto per verificare che cosa si può fare
Non siamo da soli a gestire la situazione.
È lecito però chiedersi perché questi emigranti non prendono i normali traghetti che collegano tutti i giorni il porto di Tunisi con Trapani, Palermo e la Liguria?
Per entrare in Italia in modo legale per i cittadini tunisini è necessario il visto sul passaporto.
Le ambasciate europee possono rilasciare un visto Schengen per turismo
È valido per l’ingresso in tutti i paesi Schengen, quasi tutti i paesi europei.
Lo può rilasciare anche l’ambasciata italiana che chiede una lettera di invito da un residente in Italia, una dichiarazione sulle disponibilità economiche del tunisino, una fideiussione in Italia.
Il costo del traghetto Tunisi Palermo è di meno di cinquanta euro. Non sarebbe più semplice? Non vi sarebbero morti, le imbarcazioni della guardia costiera non avrebbero un sovraccarico di lavoro.
Possiamo solo ipotizzare che le ambasciate europee abbiano indicazioni di non rilasciare i visti ai migranti economici.
E allora perché la Commissione invoca corridoi umanitari e si strappa le vesti di fronte agli sbarchi e ai morti in mare?
Non farebbero meglio a dire che la politica adottata è quella di aiutarli a casa loro?
Qualcuno li biasimerebbe? In fondo possono dire che abbiamo già alcuni milioni di emigranti dall’Ucraina di cui occuparci.
Oppure si potrebbe stabilite almeno un tetto agli emigranti da fare arrivare in Europa in modo legale.

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4 Responses

  1. Pasteur ha detto:

    Mettiamola così: il sondaggio non nasconde sorprese. Che gli italiani fossero contrari all’accoglienza indiscriminata lo si era capito da tempi immemori, complici gli sbarchi irregolari senza sosta e un sistema di cooperative che – insegna il caso Soumahoro – ha fatto acqua da tutte le parti. In fondo se prima Matteo Salvini e poi Giorgia Meloni hanno fatto il pieno nei sondaggi e alle urne, l’ultima volta lo scorso settembre, in parte lo si deve anche alle promesse in ordine alla gestione dei flussi ci clandestini.

    Però il sondaggio realizzato da Tecné e pubblicato ieri sera da Quarta Repubblica alcune indicazioni interessanti le dà. Ci sono dei risvolti politici importanti, sia per la destra che per la sinistra. Partiamo dal governo. Il dato generale parla di un 58% di elettori contrari all’accoglienza e un 34% favorevole, numeri in linea con i risultati alle urne dell’ultima tornata elettorale. Nel centrodestra la percentuale è bulgara: il 94% degli elettori di Fdi, il 94% dei leghisti e l’81% di quelli di Forza Italia ritengono che le porte aperte non siano accettabili. Cosa significa? Da una parte, il dato conferisce a Meloni una certa tranquillità: può proseguire nelle sue politiche di contrasto alle Ong e dialogo con l’Europa per fermare le partenze dall’Africa perché il mandato elettorale della maggioranza dei cittadini è chiaro. Dall’altra, però, questa pressione rappresenta anche un rischio. Nei primi mesi del 2023 gli sbarchi sono decuplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se il governo Meloni non riuscisse a frenare questa tendenza, un giorno gli elettori potrebbero punirlo alle urne per incapacità di mantenere le promesse. Un rischio che ieri, intervistato da Nicola Porro, anche il capogruppo alla CamE arriviamo alle opposizioni. Curioso il dato che riguarda il Terzo Polo, o cui (pochi) elettori sono spaccati esattamente a metà: 48% favorevoli ad accogliere, 47% contrari. Interessante anche le tendenze del M5S, quello che ai tempi di Di Maio inventò la definizione di Taxi del mare per le Ong e che firmò convintamente i decreti Salvini: il 53% è a favore dell’accoglienza, 41% contro (segno che il Movimento di Conte si sta spostando verso posizioni più progressiste). Ma a colpire è soprattutto la rilevazione che riguarda il Partito Democratico. Con Elly Schlein alla guida, uno si aspetterebbe percentuali bulgare a favore dell’accoglienza: dati pari e contrari all’anti-immigrazionismo degli elettori meloniani. Invece no. “Solo” il 74% degli elettori dem è favorevole ad accogliere tutti i disperati africani, mentre un sostanzioso 21% si dice contrario. Cosa significa? Significa che Elly la pasionaria deve fare i conti con 2 elettori su 10 che di fronte alle politiche dei porti aperti storce il naso e che, forse, preferirebbe l’approccio in stile Minniti a quello in stile Soumahoro.

  2. Vittorio F. ha detto:

    Gli africani ci hanno presi d’assalto e noi non facciamo nulla per dissuaderli a venire qui, anzi ci vergogniamo quando non riusciamo a soccorrerli in mare. Se non li accogliessimo dicendo loro che in Italia è tutto esaurito? Non succederà mai.

  3. Enzo ha detto:

    Scusi Runello, Lei scrive “aiutarli a casa loro” (roba degli anni ’80, io l’ho sentita in quegli anni da Umberto Bossi Lega Lombarda e Franco Rocchetta della Liga Veneta): ma se loro casa la stiamo sfruttando e depredando noi a mani basse, a parte le parole, sarebbe necessario calmare la nostra voracità ed appetito di prodotti e di conseguenza di denaro per le nostre tasche,
    o no?
    Analizzi un attimino la storia dei bio-carburanti che ci sono tanto cari (giusto per parlare di attualità): noi paghiamo poco per affittare enormi territori fertili per produrre le bio masse che diventeranno il nostro carburante, intanto la popolazione non può nemmeno dedicarsi all’agricoltura e allora che fa? si sposta e di spostamento in spostamento arriva qui,
    o no?
    Meloni parla di “diritto a non emigrare”, belle parole se nascondiamo quello che noi stessi facciamo. E dico noi non solo per dire gli italiani ma tutti i Paesi avanzati.
    o no?
    Un Saluto
    Es.

  4. Pluffer ha detto:

    I MIGRANTI servono, servono, servvono a comprimere il COSTO DELA LAVORO, più guadagni per il capitale delle vite delle persone poco importa, purtroppo…

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