La Cina si impegna per la pace in Ucraina?

di Attilio Runello. A Monaco si sta svolgendo la conferenza per la sicurezza.
Vi partecipa anche Wang Yi, capo delle relazioni internazionali per la Cina.
Wang Yi ha promesso che la Cina vuole impegnarsi per la pace in Ucraina. Il discorso tuttavia è stato abbastanza ambiguo.
Lo si è visto quando gli è stato chiesto di Taiwan. Ha dichiarato che Taiwan è una provincia ribelle. Ci sono forze separatiste a Taiwan. Secondo la Cina bisogna impegnarsi per difendere l’integrità del territorio.
Questo concetto applicato all’Ucraina probabilmente vuol dire che la Russia ha diritto ad annettere i territori autodichiarati come propri, dove opererebbero forze secessioniste.
Wang Yi ha inoltre sostenuto che gli Stati Uniti non avevano il diritto di abbattere i palloni sonda.
Il suo impegno per la pace in Ucraina va probabilmente letto nell’impegno a evitare una escalation che porti a un conflitto nucleare.
D’altronde non bisogna dimenticare che la Cina occupa il Tibet da circa settanta anni e lo ritiene parte integrante del proprio territorio oppure il modo in cui ha reagito alle proteste a Hong Kong.
A tal riguardo bisogna ricordare che i principi ONU sono un po’ contraddittori. Da una parte si parla del principio di autodeterminazione dei popoli e dall’altra della difesa dell’integrità territoriale degli stati. A questo si aggiunge il ruolo che viene riconosciuto alle grandi potenze, fra le quali bisogna evitare un conflitto che potrebbe portare a una terza guerra mondiale.
In Occidente prevale il secondo: non è lecito intervenire militarmente nel territorio di un altro stato. Senza creare conflitti, tuttavia, bisogna impegnarsi anche per il primo.

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