In Italia tira più un calcio al pallone, che un calcio alla casta!

Quello che può il mondo della pedata, neppure osa il mondo della cosiddetta società civile.
E’ finita tra i fischi degli spettatori la “partita-farsa” di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina andata in scena per soli 20 minuti nello stadio Arechi di Salerno. “O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi!!!”. Questo il monito dei tifosi nocerini ai propri giocatori, contro il divieto di seguire la squadra del cuore nella trasferta contro la Salernitana. La partita di calcio in questione era stata per l’appunto definita ad alto rischio per l’ordine pubblico visti i pessimi rapporti tra le due tifoserie, e proprio per questo il Comitato sicurezza del Viminale aveva vietato la trasferta per i tifosi ospiti, all’interno di un quadro di fortissime misure di prevenzione. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno però risposto minacciando di recarsi ugualmente all’Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta “tutti a Salerno”. E poi la minaccia. Un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando ai giocatori rossoneri di non presentarsi in campo: “O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi!”. Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman allo stadio Arechi, ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Dopo una lunga trattativa, presente il questore di Salerno che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è cominciata con una quarantina di minuti di ritardo. Ma le intenzioni degli ospiti sono apparse subito chiare: nei primissimi minuti sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e subito dopo ben cinque giocatori, uno dopo l’altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo. Rimasta la Nocerina in sei, l’arbitro Sacchi di Macerata non ha potuto che fischiare la fine anticipata del match, sotto gli occhi infuriati dei circa tremila spettatori paganti dello stadio Arechi. Subito dopo, negli spogliatoi, l’annuncio delle dimissioni di massa della dirigenza della Nocerina.

Solo immaginare, lontanamente, di trasferire uno scenario del genere nella vita politica, che tra scandali, impicci, imbrogli e ruberie, da una parte, e incompetenze, sprechi e inefficienze, dall’altra, sta irrimediabilmente portando l’Italia all’ultimo posto tra i Paesi civili ed industrializzati del mondo, sarebbe pura follia, fantascienza assoluta! Ve lo immaginate un comitato di cittadini che si reca a Montecitorio ammonendo i propri parlamentari eletti alla Camera con un perentorio: “O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi”!? E poi… deputati e senatori che si dimettono uno dietro l’altro!? E poi… il presidente del Consiglio e poi… il presidente della Repubblica, tutti fuori!? E poi… il popolo che entra in Parlamento non per fare leggi ad personam, ma leggi promulgate dalla gente per la gente, provvedimenti concreti atti a risolvere i problemi reali dei cittadini!? NO. Viviamo in Italia, siamo italiani e nel Belpaese, si sà, tira di più un calcio al pallone, che un calcio alla casta!

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