Impunità fiscale. Il sospetto di una deplorevole complicità tra ladri e guardie.

di Vittorio Feltri. Ormai è diventato un luogo comune: l’Italia è il Paese europeo col più alto debito pubblico. E a forza di ripetere questo mantra i cittadini hanno finito per sentirsi in colpa, come se il cosiddetto rosso di bilancio l’ avessero provocato loro. Mentre è noto che a spendere e a spandere, viceversa, non sono i privati, i maggiori risparmiatori del continente. Alle casse statali attingono solo i politici che governano, nessun altro può mettervi mano. Ovvio.

E allora la famosa e abusata frase “piove governo ladro” sarà stucchevole ma riflette la realtà. Il suddetto deficit cresce ogni anno a dismisura, i tagli della spesa non sono mai stati fatti. Perché? I partiti se ne fregano altamente dei conti, così come del futuro della nazione. Essi si preoccupano solamente delle prossime elezioni (da noi si vota per le amministrative o per le regionali ogni bimestre) che cercano di vincere sprecando denaro a scopo clientelare al fine di afferrare le leve del potere. In altri termini se ne infischiano di gestire con oculatezza le istituzioni: pensano esclusivamente a occuparle con tutte le forze.

La contabilità dello Stato non funziona in modo diverso da quella familiare. In teoria sarebbe vietato dilapidare più di quanto si percepisce, altrimenti si va sotto. Nelle nostre case i padri di famiglia si curano di tenere le uscite al di sotto delle entrate e i quattrini che si avanzano li depositano in banca per eventuali investimenti imprevisti. Infatti i connazionali sono ricchi, si fa per dire, mentre l’esecutivo è ingolfato nel passivo. Ergo, gli italiani sono bravi nel disbrigo dei propri affari, mentre i governi di qualsiasi colore, da almeno 40 anni, scialacquano e sarebbero da fucilare, anche perché non sono capaci di recuperare nemmeno l’evasione fiscale. Cosa che non sarebbe difficile da realizzare.

Un esempio. Molta gente acquista case importanti e costose oppure automobili di lusso. Basterebbe indagare verificando con quali fondi essa sia riuscita a sborsare tanti soldi a fronte di denunce dei redditi miserrime. Gli accertamenti non sono fuori dalla portata dei funzionari addetti ai controlli delle tasse. Perché essi non si impegnano in tal senso? Un mistero. Come si spiega la loro imperizia? Nessuno ce lo ha mai svelato.

Il sospetto è che ci sia sotto una deplorevole complicità tra ladri e guardie. Diversamente i responsabili della baracca ci diano una risposta convincente, anziché piagnucolare senza agire.

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