SALASSO IMU SECONDA CASA. Ma la ‘supposta’ più grossa se la beccano i romani con l’IMU all’11,4 per mille!

di Redazione. Ieri 16 giugno era l’ultimo giorno utile per il pagamento della prima rata dell’Imu, un’imposta iniqua, considerato che si tratta di un tributo di fatto espropriativo del bene colpito, il cui valore viene nel tempo inevitabilmente eroso; un tributo pesantissimo che va a gravare come un macigno sulle famiglie i cui redditi sono già al limite della sopravvivenza.

Il governo a suo dire ha pensato a dare sussidi e aiuti a tutti, ma non a chi a metà giugno è chiamato a sborsare migliaia di euro per la prima rata “Imu & Tassa Rifiuti” sulla “Seconda Casa”, già tartassata dalla maggiorazione d’imposta sulle bollette di acqua, luce e gas!

Tasse ingiuste e inique non solo in epoca ante-coronavirus, perchè imposte su un bene che – se tenuto sfitto – non da alcun reddito, ma solo spese, e del quale se ne fruisce solo per poche settimane all’anno, ma gabelle ancora più aberranti in periodo di pandemia dove tutti sono chiamati a tirare la cinghia e dove l’utilizzo della Seconda Casa è stato vietato per tutto il lockdown!

Ma il governo, che pensa a badanti, colf, migranti, lavoratori in nero, ecc, ecc, non ha sgravato neppure di un centesimo le tasse imposte ai proprietari di Seconde Case: di scalare almeno tre mesi di Imu per il “mancato utilizzo” dalle Seconde Case, non se ne parla proprio!

Il fisco non ha nessuna pietà per i “soliti fessi”, neppure in tempi di pandemia e i proprietari sono ugualmente costretti a far fronte alla patrimoniale sugli immobili. E così, il 16 giugno saranno chiamati a versare i primi 11 miliardi di euro dei 22 totali dovuti ogni anno.

Un vero e proprio salasso la cui iniquità sfocia nel paradosso, se non nella beffa, soprattutto quando ad essere tassate sono le Seconde Case lasciate sfitte e che quindi non danno reddito ma solo spese!

Quelle “Seconde Case” che le famiglie italiane utilizzano per uscire dalla città nel fine settimana o in estate, siano esse frutto di acquisti in località di villeggiatura o lasciti di genitori e nonni nel piccolo borgo dell’entroterra. Se si trovano fuori dalla regione di residenza, solo da qualche giorno possono iniziare ad essere raggiunte (quelle nei confini regionali le hanno precedute di poco). Nel periodo di lockdown, però, l’Imu maturava e sarà dovuta anche se la mancata cura dell’immobile ha determinato danni che potranno essere riparati solo attraverso dispendio di energie e di denari.

Ma la ciliegina sulla torta se la beccano i romani con l’Imu all’ 11,4 per mille, costretti a sborsare una “montagna” di soldi per vedersi tornare indietro dal Campidoglio – in termini di servizi – assai meno del famigerato “topolino”!

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5 Responses

  1. 5Stallo ha detto:

    Hanno voluto i grillini e li hanno votati mandandoli a sfasciare quel poco d’Italia che ancora stava in piedi.
    Ma oggi come oggi solo un pazzo potrebbe RIVOTARLI.

  2. Elena S. ha detto:

    A Grillo, caro Giacomo-TO, si può dare di tutto ma no del DOTTORE, nonmi risulta sia laureato….

  3. Giacomo-TO ha detto:

    Hanno voluto i grillini ebbene se li godano e ringrazino il dott.GRILLO che ha creato questo mostro politico di inconcludenza. Bravo Grillo

  4. Alberto Albert ha detto:

    Na volta i comunisti mangiavano i bambini oggi invece si magnano le case è più conveniente! ah ah ah

  5. franz ha detto:

    Grazie INUTILE sindaco di Roma.
    Ce ne ricorderemo alle elezioni del prossimo anno.
    Intanto sono 4 anni che hai dormito bene bene.
    Brava.

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