Il referendum scozzese risveglia la Lega Nord.

Regno Unito. Europa Unita. Stati Uniti d’America. L’Unione fa la forza, ma non tutti la pensano allo stesso modo. Oggi, infatti, nel referendum sull’indipendenza, gli scozzesi decideranno se rimanere nel Regno Unito o staccarsi per sempre da sua maestà la regina Elisabetta. 
E il sogno di una Scozia indipendente ha ridato fiato ai leghisti di Salvini che invocano da trent’anni l’indipendenza del Nord Italia da “Roma ladrona” sperando che proprio da oltre Manica parta l’effetto domino. 
La Lega, quindi, crede e spera nella vittoria del “sì” nell’independence day ad Edimburgo, e il tifo per l’indipendenza degli scozzesi da Londra è naturalmente molto interessato. Prima autonomista, poi secessionista, quindi federalista e ora divisa fra la richiesta di indipendenza (in Veneto) e di uno Statuto speciale (in Lombardia), la Lega Nord sarà in Scozia con il suo segretario Matteo Salvini per “vedere da vicino questo momento storico”. 
Tutto sta a capire bene dove andare!!! Tant’è che l’allegra brigata, in procinto di partire alla volta di Edinburgo, è stata oggetto di generale ironia grazie ad una doppia gaffe contenuta in un’agenzia di stampa fatta circolare da uno degli “inviati-speciali” del quartier generale del “guerriero padano”: prima è stato scritto che la mèta sarebbe stata Amburgo (che è in Germania), poi il nome è stato rettificato in Strasburgo (in Francia). Infine la conferma: si va a Edimburgo, in Scozia appunto.

INDEPENDENCE DAY.
La Scozia dice no. Il Regno resta Unito e la sterlina vola!
Il “No” vince col 55% delle preferenze, il “Sì” si ferma al 45%. La Scozia ha dunque scelto di restare all’interno del Regno Unito. Punto e a capo. Già, perché quello che è successo in Scozia deve farci riflettere, tutti quanti. Al di là del fatto che abbia vinto il “No”, fa riflettere un altro dato: l’affluenza. Alle urne si sono presentati oltre l’85% degli aventi diritto. Un qualcosa di incredibile, che nel nostro Paese forse non avverrà mai. Un dato che deve far riflettere tutti, cittadini e politici. I politici che gridano alla grande vittoria quando a votare va appena il 60% degli aventi diritto. E soprattutto noi, “cittadini-elettori”, che non riusciamo mai ad avere un’unità d’intenti così forte, perennemente divisi come siamo, ognuno a pensare al proprio orticello. Oltre Manica, invece, esiste un Regno che racchiude diversi stati (Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord, Scozia), diversi popoli, diverse culture, che però stanno tutti assieme, seppure sotto il cappello di una folcloristica monarchia!

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