Il popolo sovrano si autocandida al Quirinale!

di il popolo sovrano. Impazza il “toto-presidente”. Si fanno e non si fanno “nomi” per paura di bruciare il candidato alla “poltronissima” d’Italia. Ma poi al popolo italiano cosa gliene viene dal Quirinale? Il Capo dello Stato dovrebbe essere il garante della Costituzione e il Presidente di tutti gli italiani. Ma fino ad oggi quale Presidente della Repubblica ha garantito giustizia, uguaglianza ed equità sociale? Chi al Quirinale ha garantito il diritto alla casa, alla famiglia, alla salute e al lavoro? Quale Presidente della Repubblica ha saputo e voluto dare dignità al lavoro e ai lavoratori con retribuzioni adeguate al costo della vita e direttamente proporzionate al suo “presidenziale vitalizio”? Al Nazzareno Renzi e Berlusconi hanno stretto un patto. Entrambi vogliono un Presidente di garanzia, a “loro garanzia”: l’uno per restare a Palazzo Chigi fino al 2018 senza passare per le urne, l’altro per salvare le aziende di famiglia.
Ma, alla fine dei loro giochi, chi sarà a salire sul Colle più alto di Roma? Avendo tutti i requisiti previsti dall’Articolo 84 della Costituzione, comunico ufficialmente la mia candidatura a Presidente della Repubblica Italiana. Il mio primo provvedimento? Mettere 800 euro in busta paga a tutti i lavoratori dipendenti, perchè tanto gli è costato il passaggio dalla lira all’euro, e tumulare una volta per tutte “la fornero” per consentire ai giovani disoccupati di entrare nel mondo del lavoro e agli occupati più anziani di uscirne prima di passare all’altro mondo!

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