Partito Unico del centrodestra. Tre galli in un pollaio!?

Silvio Berlusconi, che vede morire ogni giorno di più la sua Forza Italia, tira fuori dal cilindro il “Partito Unico” del centrodestra. Un ‘partito repubblicano’ sul modello americano, nel quale il centro e la destra si trovino insieme per governare il paese.

Un progetto a dir poco ardito, se non altro perchè proiettato in un paese da sempre diviso in tutto e per tutto. Nell’Italia dei mille comuni, dove non si riesce a trovare un accordo condiviso neppure in una assemblea di condominio, mettere in un unico calderone ciò che resta di Forza Italia, ai minimi storici, con la Lega e Fratelli d’Italia che, invece, i sondaggi danno come i primi due partiti italiani, sembra più un romanzo di fantascienza che politica reale.

Perchè mai due partiti che si stano contendendo la leadership del centrodestra e che viaggiano su percentuali che vanno oltre il 20 per cento del consenso elettorale, dovrebbero fare karakiri per fondersi in un soggetto unico? Solo per salvare Berlusconi?

Molto più vantaggioso per Salvini e Meloni continuare a marciare separati ma uniti in una coalizione di governo per succhiare voti all’uomo di Arcore piuttosto che mettere in discussione la propria leadership nei rispettivi partiti e che legittimamente li fa ben sperare di conquistare la guida dello stesso schieramento di centrodestra e quindi la premiership di Palazzo Chigi!

Al contrario di Silvio Berlusconi che avrebbe solo da guadagnarci. Ecco perchè plaude al Partito Unico, per salvare quel che resta della propria baracca: azzerare tutto, per poi riprendersi tutto con la potenza di fuoco mediatica ed economica di cui ancora dispone!

Tant’è che per costruire l’ipotetico Partito Unico del centrodestra le attuali classi dirigenti di Lega, FI e FdI dovrebbero mettersi tutte in discussione, rimettere il proprio incarico e sottoporsi all’esame del consenso e della democrazia che un partito modello Repubblicani americani pretende come regola base.

Pertanto, oggi come oggi, mettere tre galli nello stesso pollaio non sembra un’alternativa percorribile, anche perchè la coalizione di centrodestra è la formula che finora si è sempre rivelata vincente, l’unico collante possibile per aggiudicarsi qualsiasi tipo di consultazione elettorale.

Anche se poi, alla prova dei fatti, vincere le elezioni è un conto, governare un altro. Infatti, restare uniti al governo del paese per l’intera legislatura è tutto da dimostrare dal momento che, come già accaduto nelle precedenti esperienze di governo, tutto potrebbe finire a schifio nell’istante in cui uno degli alleati potrebbe sfilarsi dalla coalizione e staccare la spina al governo per i soliti giochi di potere.

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