Il Mose entra in funzione. Venezia è asciutta!

di Attilio Runello. Da un comunicato Agi riportiamo che “le paratoie del Mose sono tutte sollevate. Il flusso di marea del mare alla Laguna è interrotto. A Punta della Salute il livello della marea è stabile tra 70 e 75 centimetri”.
La sala di ‘comando’ prevede numerosi operatori al computer, come per gli uomini radar degli aeroporti, ognuno si occupa di un settore dell’impianto. Il regista di tutta questa complessa operazione è il commissario straordinario Elisabetta Spitz. Sono settantotto paratoie che ‘gonfiate’ di aria attraverso un impianto idraulico sottomarino hanno separato completamente la laguna di Venezia dal resto del Mare Adriatico.
Per il governatore del Veneto Luca Zaia “Oggi è una giornata storica perché siamo davanti ad un’opera per la quale abbiamo atteso veramente decenni e oggi abbiamo avuto la certezza che funziona. Si tratta di un’opera che è costata molto dal punto di vista finanziario, giudiziario e non solo, oggi abbiamo almeno la rassicurazione che questo serve a Venezia”.
Ed è questa l’Italia che ci piace. A prescindere dal colore politico dell’amministrazione che porta a termine i lavori.
Non vogliamo più parlare di annunci – che suonano come le tante promesse elettorali mai realizzate – non di interminabili summit dove spesso si decide su come spartirsi la torta, ma di opere che funzionano, di opere ultimate e consegnate alla cittadinanza.

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2 Responses

  1. Giusy ha detto:

    Ma quanti anni, quanti decenni ci sono voluti per realizzare il Mose? Tanti. Troppi: una vergogna e speriamo che funzioni bene e che non si sfasci subito!!!!

  2. Giacomo-TO ha detto:

    “Ed è questa l’Italia che ci piace. A prescindere dal colore politico dell’amministrazione che porta a termine i lavori.”
    Lavori non portati a termine.
    1) Piano Idrogeologico Nazionale.
    2) Attuazione art.46 Cost.ne.
    3) Legge contro il Mobbing.
    4) SEMPLIFICAZIONE BUROCRAZIA.
    5) Miglioramento servizi.
    6) Le tante infrastrutture che servono.
    Ci sono purtroppo tanti LAVORI da portare a termine ma che non si portano a termine.

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