Il mondo omologato. Con la globalizzazione e con internet e alla fine con il Covid, il mondo è stato unificato e standardizzato.
di Francesco Alberoni. Con la globalizzazione e con internet e alla fine con il Covid, il mondo è stato unificato e standardizzato.
Gli aeroporti, le abitazioni, l’abbigliamento, le automobili sono gli stessi dovunque. Con internet siamo presenti istantaneamente dappertutto.
Il mondo si è rimpicciolito. Lo sviluppo scientifico e tecnologico che finora aveva sempre creato differenziazione oggi unifica. Nell’anno Mille la gente vestiva in modo diverso in Europa, in India o in Cina. Oggi ci vestiamo tutti più o meno nello stesso modo e si assomigliano sempre di più anche le nostre case, le nostre fabbriche, i nostri ospedali, le nostre banche.
Tutto questo ci porta ad un modo di vita facile e gradevole che un tempo avremmo considerato felice.
Oggi invece ci accorgiamo che le differenze erano un ostacolo, ma anche una ricchezza.
Le figure eroiche del nostro passato sono il conquistatore, il navigatore, lo scopritore, l’avventuriero. Tutti questi incontrano un mondo sconosciuto, misterioso e stupefacente.
Pensiamo all’incontro con le civiltà egizia, degli aztechi, degli Inca o col Giappone dei samurai, con la Cina dell’epoca di Marco Polo.
Tutti i gruppi sociali e culturali hanno sempre difeso la loro diversità, la loro specificità, il cuore della loro cultura.
Noi occidentali con le conquiste, le esplorazioni, i commerci e le innovazioni scientifico-tecnologiche abbiamo sempre violato il loro isolamento e alla fine trasferito loro i nostri costumi.
Finora però abbiamo sempre avuto una scienza e una economia che creava novità. Con la globalizzazione però anche la ricerca è stata orientata al profitto e produce standardizzazione.
Questo ha unificato il mondo, ma ha travolto anche noi. Siamo dappertutto e non sappiamo più chi siamo. Cambiamo, ma non sappiamo dove andiamo.
Di qui il bisogno di certezze, di pilastri, di differenze. Di qui il bisogno di ricostruire le nostre identità, i confini, le frontiere, e ritrovare così valori, significato e meta.
...guarda caso nessuno è stato antifascista per tanti anni, lo sono diventati tutti all'indomani della caduta di Benito Mussolini: a…
...e poi durante il ventennio la gente andava a dormire lasciando aperta la porta di casa, oggi dobbiamo mettere le…
Concordo e aggiungo Via dei Fori Imperiali è una delle più scenografiche strade di Roma. Aperta nel 1932 con il…
il regime fascista ha realizzato sia il quartiere dell’EUR che il Foro Italico a Roma, due tra le più note…
Il ventennio fascista in Italia ha lasciato qualcosa di buono: Opere di bonifica: All’inizio degli anni '20, venne varata la…