Il gioco delle tre carte del governo gialloRosso: la “manovra del popolo” come sempre la pagherà il popolo!
di Alessandro Sallusti. Ci siamo, a ore si sapranno nei dettagli i contenuti della manovra economica. Ma qualsiasi essi saranno è chiaro che non ci aspetta nulla di buono e che ancora una volta i pochi soldi disponibili saranno disseminati in tanti inutili rivoli i cui effetti saranno peraltro annullati da altrettante nuove tasse, etiche o verdi, che secondo loro fanno meno male perché vanno tanto di moda, fa molto cornuto e contento.
La “manovra del popolo” come sempre la pagherà il popolo, in particolare quella classe media, soprattutto del Nord e soprattutto se proprietario di una casa (prima o seconda lo vedremo), considerata alla stregua di una banda di evasori criminali da punire con le manette, così li spaventiamo un po’ e questi se ne stanno zitti e buoni.
Tutto il resto sono dettagli e specchietti per le allodole, come il taglio del cuneo fiscale (più soldi in busta paga) che è cosa buona ma finanziata con così pochi miliardi diventa un beneficio marginale.
Più che una manovra questa è una persecuzione. Prima hanno incatenato imprese e famiglie a un regime di fatto assistenziale e adesso le picchiano senza pietà. E ci dicono pure che dovremmo pagare più tasse con un sorriso. Provateci, ma sono certo che non funziona, lo Stato accetta solo contanti e non fa sconti in base alla faccia con cui glieli versi.
Conte e Renzi piagnucolano che non è colpa loro, che bisognava disinnescare le clausole dell’aumento dell’Iva messe a garanzia negli anni scorsi per pagare gli ottanta euro e il reddito di cittadinanza. Scusate, ma chi le ha firmate quelle cambiali? Non un alieno cattivo ma i governi precedenti guidati dal Pd e dai Cinque Stelle.
E giocano a fare pure i fenomeni: “Visto che non abbiamo aumentato l’Iva?”. Vedremo se sarà vero ma mi sembrano come quelli che ti buttano a mare e poi si vantano di averti lanciato un salvagente. Tranquilli, l’aumento dell’Iva lo pagheremo sotto mentite spoglie (più tasse da altre parti), sai che sollievo.
Ma il peggio è che non è vero che lo fanno solo perché costretti. No, questi vogliono un livellamento verso il basso della società, ostacolano la libera crescita, odiano chi ce la fa da solo. E il dramma è che c’è chi ancora li vota. Il popolo è sovrano ma a volte anche stupido e autolesionista.
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