Il 75% degli italiani crede ancora nella politica.

Oltre il 75 per cento degli italiani aventi diritto al voto si è recato alle urne per adempiere al proprio dovere e per esercitare un proprio diritto. Adesso il bandolo della matassa – non ‘la parola’, si badi bene, perché di chiacchiere ne abbiamo sentite anche troppe – passa ai partiti che hanno il dovere di rimboccarsi le maniche e di mettersi immediatamente al lavoro per affrontare e risolvere i problemi per i quali gli italiani li hanno votati. Ormai basta chiacchiere e slogan, basta talk show, è arrivato il giorno di passare dalle parole ai fatti, dai salotti televisivi alla vita reale di tutti quei cittadini che con il voto di domenica hanno chiesto ai politici di uscire dal tunnel della crisi economica e del disagio sociale. Alleanze, larghe intese, governi di scopo o del presidente, 5stelle con quel che resta della Sinistra con o senza le dimissioni di Renzi, Centrodestra con quel che resta dei resti, dei resti, sono alchimie che non interessano più di tanto la gente che adesso chiede alla politica e ai politici che ha appena eletto un futuro migliore, meno tasse, più salario, più lavoro, più pensione, più dignità e rispetto, più sicurezza, con una scuola, una sanità e una giustizia degni di un popolo che ha espresso ancora una volta tanta fiducia e speranza nei parlamentari di questa che sarà la XVIIIª Legislatura.

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