I “43 successi” di Virginia Raggi, ma stiamo parlando di Roma?

I “43 successi” di Virginia Raggi a Roma? Bè, il solo fatto di accostare la parola “successo” alla Sindaca e addirittura farlo al plurale, “successi”, ci sembra, almeno in questo particolare frangente, un tantino azzardato! Ci siamo appena liberati di ‘uno’ che diceva che andava tutto bene, che l’Italia era fuori dal tunnel della crisi, che la disoccupazione era solo un ricordo, che il nostro era un sistema bancario solido e affidabile, che eravamo un Paese in crescita, e adesso non vorremmo che fatto fuori ‘un cantastorie’ ce ne ritrovassimo subito un altro al suo posto. In certe particolarissime circostanze, forse sarebbe più opportuno tacere e lavorare, ma lavorare sodo! Non vogliamo neppure leggere quei “43 successi”, ci basta solo prendere il tram o la metro come facciamo tutte le mattine,
buttare la spazzatura nel cassonetto, percorrere le strade di Roma, dare uno sguardo ai tombini e a quel poco di verde pubblico che ancora ci rimane, per renderci tristemente conto che nulla è ancora cambiato in questa città dove i topi continuano a ballare indisturbati pure di giorno, i gabbiani a volteggiare sui rifiuti, le macchine a sostare in doppia fila e nessun romano si è svegliato ritrovandosi a sua insaputa con una polizza vita da 30mila euro!

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