Greta Turnberg continua a manifestare.
di Attilio Runello. La giovane Greta Turnberg, che comunque adesso ha venti anni, continua a presenziare alle manifestazioni.
Lo scorso luglio insieme ad altri attivisti ha cercato di bloccare l’accesso al porto di Malmo nel sud della Svezia. Il porto è colpevole di ospitare le navi che inquinano con i loro motori, ma anche con il trasporto delle merci.
Ha preso una sanzione di 2500 corone. Circa 250 euro. Non molto.
Lo scorso 11 ottobre vi ha riprovato. Questa volta hanno dovuto portarla via di peso. Anche questa volta è stata sanzionata con un’altra ammenda.
Intervistata alla televisione ha dichiarato che ha il diritto di manifestare: manifesta per salvare il futuro del mondo
E così il 12 ottobre si è recata nella vicina Oslo dove ha partecipato a una manifestazione in favore del diritto del popolo sami di allevare le renne. Questo diritto sarebbe ostacolato dalla realizzazione di un parco eolico in un’area 500 chilometri a nord di Oslo.
La Norvegia è uno dei paesi in Europa con le maggiori riserve petrolifere e di gas, che adopera e vende con grande beneficio per il benessere di un paese con cinque milioni di abitanti.
Ma Greta va a contestare il parco eolico che ci dovrebbe rendere indipendenti dagli idrocarburi.
Nonostante le sue contraddizioni ha ancora tanti fan. Forse perché per non passare inosservata con gli altri attivisti ha occupato l’ingresso del parlamento norvegese.
Inoltre molti ricordano ancora il suo intervento alle Nazioni Unite in cui ha affermato che il mondo rischia una nuova estinzione. Naturalmente non era farina del suo sacco. Ma i media la consideravano la nuova eroina, lodata perché giovane, perché donna, perché si contrapponeva a Trump che di ambientalismo non ne voleva sapere ed era il personaggio più odiato dai giornalisti di mezzo mondo.
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