Gay fedeli per amore. Etero fedeli per legge.

Che la neonata legge sulle Unioni civili fosse un gran pasticciaccio era fin troppo evidente e lo si avvertiva fin dai suoi primi vagiti. Stralciato “giustamente” dalla Cirinnà l’articolo che consentiva alle coppie gay il diritto di adozione, si è poi andati ben oltre il limite del buon senso
e della decenza, legiferando che fra persone dello stesso sesso il tradimento non è causa di separazione con colpa, come per i matrimoni etero. La solita soluzione all’italiana, l’ennesimo papocchio. Perché, se da una parte per gay e lesbiche si tratta di una mancanza di rispetto e di una violazione della dignità, dall’altra c’è chi si chiede, scherzando ma non troppo, per quale motivo un matrimonio senza figli e con la possibilità di tradire non possa essere ammesso anche per gli eterosessuali: “Il giudice non può fondare la pronuncia di addebito della separazione sulla mera inosservanza del dovere di fedeltà coniugale. Inoltre la legge 219 del 2012 – sottolinea la senatrice del Pd Laura Cantini – ha superato la distinzione tra figli legittimi e naturali, che rese fondamentale all’epoca l’obbligo di fedeltà tra i coniugi. Da questo punto di vista l’accordo raggiunto sulle unioni civili recepisce un modello molto più avanzato, che dovrà essere recepito dal codice civile”. E detto fatto ecco bello e pronto un altro disegno di legge: “Togliere dall’articolo 143 del codice Civile il riferimento all’obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi”. E’ un disegno di legge di una sola riga depositato proprio in queste ore al Senato. Prima firmataria, neppure a dirlo la Cantini! Insomma, il dilemma dei prossimi giorni sarà: fedeli per legge o fedeli per amore? E perché i gay liberi di tradire il proprio partner e gli etero obbligati ad essere fedeli per legge? Se sorprendere la propria dolce metà a letto con un altro/a non è causa di divorzio, allora perchè una coppia dovrebbe continuare ad essere tale, a restare unita sotto lo stesso tetto? Basti pensare che nel 60% delle pratiche di divorzio ci si separa proprio per infedeltà. Ma la verità non può che essere una e una sola: la fedeltà è un valore assoluto per tutti ed in ogni tipo di relazione, umana, amorosa, lavorativa, politica, insomma del vivere insieme, un valore laico, non religioso, un valore imprescindibile e irrinunciabile dello stare uniti, del vivere insieme. Del resto l’obbligo di fedeltà è previsto in tutto il mondo, senza differenza tra i sessi dei coniugi. Lo dimostra il fatto che chi è stato tradito può chiedere il risarcimento del danno morale davanti al giudice. Quindi, va da sé, che andava previsto l’obbligo di fedeltà anche tra le istituende coppie omosessuali, così come nelle coppie etero sposate, altrimenti di quali unioni “civili” stiamo parlando? Ma il punto “politico” era proprio questo, svilire le unioni civili ad una sottospecie di matrimonio, perchè non c’è vera vita coniugale senza l’obbligo di fedeltà. Questo è il presupposto che ha spinto l’Ncd di Angelino Alfano a chiedere che nelle unioni civili fra persone dello stesso sesso il tradimento non fosse causa di separazione con colpa. Uno stratagemma che permetterà alla legge di essere digerita più facilmente dai vatican-boys, ma che sta sollevando una serie di considerazioni poco entusiaste, sia da parte degli omosessuali che degli eterosessuali coniugati. Un fatto è, comunque, certo: la fedeltà resta una delle ragioni per cui si sta insieme e ci si unisce in maniera civile.

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