Fusione nucleare: verso un’energia pulita e illimitata!

Gli Stati Uniti, a conferma del loro primato nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, grazie anche ad investimenti pubblici e privati senza pari nel mondo, annunciano una svolta sulla fusione nucleare grazie alla produzione per la prima volta nella storia di una reazione che genera più energia di quella necessaria per innescarla, utilizzando la tecnica laser, e non con quella a confinamento magnetico su cui invece ha preferito investire la Ue.

Per decenni gli scienziati hanno sperimentato reazioni da fusione, ma finora avevano consumato più energia di quella ottenuta. Nel laboratorio in California è stato usato con successo uno dei più grandi laser al mondo. L’energia prodotta, circa 25 megajoule, è stata generata grazie a 192 fasci laser che in qualche miliardesimo di secondo hanno colpito la parte interna di un piccolo cilindro contenente due elementi chiave (il deuterio e il trizio).

Energia senza emissioni di carbonio che gli scienziati hanno inseguito e sognato sin dagli anni’50, quando si studiò come amplificare la potenza di un ordigno atomico arrivando alla bomba H. Un passo rivoluzionario verso un’energia illimitata, pulita e a basso costo che in un solo colpo potrebbe consentire di ridurre l’inquinamento, frenare il cambiamento climatico, garantire lo sviluppo dei Paesi più poveri. E mutare i rapporti di forza nella mappa geopolitica, ridimensionando il potere di Paesi la cui economia dipende in gran parte dall’export di combustibili fossili, come la Russia e i Paesi del Golfo.

Certo, gli ostacoli in futuro non mancano, a partire dai costi giganteschi e dalle difficoltà tecniche per ricreare la reazione su larga scala e per mettere a punto macchinari (finora inesistenti) capaci di trasformarla a costi sostenibili in elettricità da mettere in rete. Ma un nuovo futuro non sembra lontano.

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