Finchè la barca va, lasciala andare…

di Redazione. A parte la sceneggiata della crisi di governo causata proprio da chi quel governo l’ha fortemente voluto, a parte la crisi economica che ormai ci tiene da oltre vent’anni dentro un tunnel senza fine, a parte il fallimento del reddito di cittadinanza, dei “navigator” e dei centri per l’impiego, a parte il fisco che ci sta mangiando buste paga, case e risparmi in cambio di servizi scadenti se non addirittura inesistenti, a parte che ci pagano “quattro soldi” per lavorare tutta una vita per poi pensionarci a 70 anni con “due soldi”, a parte Sanremo e il Campionato di calcio forse le uniche due realtà che ancora funzionano, a parte tutto questo, l’Italia va.

C’è un clima di totale rassegnazione votato al fatalismo, nel quale ognuno paga o evade zitto e mosca, rinchiuso nel proprio orticello a farsi i fatti propri. Tanto, come per il Coronavirus – vissuto come un qualcosa di lontano che al momento non ci riguarda e che non ha smosso di una virgola le nostre abitudini – che vada come deve andare. Tanto se deve succedere, ti pare che succederà proprio a me!? Magari capiterà al vicino di casa e non certo a me. E se proprio toccherà a me, vedremo il da farsi al momento opportuno. Per l’intanto finchè la barca va, lasciala andare…

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6 Responses

  1. LoZio ha detto:

    Ma perchè il ministro dell’Interno è adeguato? Sì, si è adeguato alla Sardine riaprendo i porti!

  2. Master-CH ha detto:

    Il paese Italia è rappresentato da un Ministro degli esteri che politicamente è decisamente INADEGUATO ed IMPREPARATO, come si può pretendere di essere presi sul serio, si viene presi a risate per non dire a pesci in faccia.

  3. il Tasso del miele ha detto:

    SE ALLA MAGGIORANZA PIACE, inchiamoci. Non vedo un sentimento di protesta\proposta ma la solita stantia italica:tengo famiglia.

  4. Vittorio F. ha detto:

    Non tutti i mali vengono per nuocere. Il Coronavirus se dilaga in Africa finalmente sarà possibili in Italia chiudere i porti per motivi sanitari senza scomodare il razzismo.

  5. ilGiorno ha detto:

    la Cina sapeva del coronavirus ed ha taciuto. Ciò che andiamo ripetendo da settimane ora trova conferma. Il presidente cinese Xi era stato avvisato già il 7 gennaio ma l’allerta non era scattata, presumibilmente per evitare ripercussioni economiche, che poi ci son comunque state. Ed ora l’allerta è globale: oltre la metà del pianeta è a rischio infezione e, titola Il Giorno, “60 milioni di cinesi sono costretti a chiudersi in casa”. Ed i morti sono già 1.700.

    Il Giorno ricorda come il New York Times avesse rivelato già a fine gennaio che “Pechino aveva informato l’Organizzazione mondiale della sanità il 31 dicembre, tenendo però all’oscuro i cinesi su quel che stava accadendo. Il livello dell’ira popolare è vulcanica e la gente infuriata potrebbe anche gettare via le paure, ha tuonato Xu Zhangrun, professore di diritto della Tsinghua University”. Quel che è peggio, il medico che per primo aveva lanciato l’allarme, ed è morto infettato, fu persino redarguito dalle autorità, prima della tardiva riabilitazione.

  6. Nicola Porro ha detto:

    Mentre lorsignori giocano alla crisi di governo, l’Italia non produce più un euro di ricchezza. Repubblica e la sua succursale fighetta (Il Foglio) in estasi per la Lamorgese. Per Speranza il Coronavirus in Africa non fa paura

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