Doppio Llorente: la Juve spegne le speranze dei lupacchiotti!

‘Re Leone’ firma la doppietta che permette alla Juve di tornare a +8 dalla Roma. I giallorossi saranno pure più freschi e non distratti dall’Europa League, ma per i campioni d’Italia il più sembra fatto. L’uno-due dell’attaccante spagnolo che decide infatti il match del lunedì, vinto 2-0 dai bianconeri contro il Livorno, mette una seria ipoteca sullo scudetto. I toscani, alla caccia di punti preziosi per la salvezza, partono forte e dopo due minuti riescono persino ad arrivare al tiro con Emeghara, dando un senso alla presenza tra i pali di Buffon. La Juve scende in campo concentrata e determinata, con un Tevez incerottato, ma ancora in gara sin dal primo minuto, che cresce pallone su pallone. Ed è proprio l’Apache a suonare la carica, scaldando i guantoni di Bardi. Insomma, nel posticipo con il Livorno, e con il fiato addosso dei lupacchiotti di capitan Totti, i bianconeri hanno scritto un altro capitolo decisivo per la conquista del terzo tricolore di fila: qualche difficoltà all’inizio, contro un avversario, in piena lotta salvezza, ma poi i bianconeri chiudono diligentemente la partita sbloccata con due ruggiti di ‘Re Leone’: un pezzo di bravura sull’1-0, poi il raddoppio con l’aiutino del portiere Bardi. Lo spagnolo prima sblocca il risultato con una gran girata sotto la traversa e poi trova il raddoppio su angolo battuto magistralmente da Pirlo con un colpo di testa che Bardi, con una clamorosa ‘papera’, non riesce a respingere fuori dalla sua porta. Il portiere del Livorno si riscatta almeno in parte prima dell’intervallo negando a Lichtsteiner il 3-0. In apertura di ripresa Llorente va ancora vicino al tris. La partita è fatta! Tevez al 21′ della ripresa può quindi tranquillamente uscire dal campo, imitato poco dopo dall’uomo partita, Llorente, sostituito da Vucinic per una meritata standing ovation. Nel finale solo Pogba va ancora vicino al gol, poi il triplice fischio che pone fine alle ostilità. La Juventus ha, quindi, ricacciato la Roma a -8 e spazzato via ogni paura. E’ andato tutto come Conte sperava: la vittoria numero 27, tre punti col minimo sforzo. Ma mai dire a Conte che lo scudetto è più vicino: il ritrovato +8, anche sotto l’aspetto psicologico, è un vantaggio enorme, a sei giornate dalla chiusura, ma ancora c’è tanto da sudare. 

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