Stare all’opposizione è un conto. Andare al governo del Paese è tutt’altra storia. I 5stelle mirano legittimamente a Palazzo Chigi, sentono odore di vittoria elettorale, ma allo stesso tempo avvertono il peso della responsabilità di governo e cambiano pelle, da ‘populisti’ a ‘moderati’.
Se poi Mattarella conferirà l’incarico a Luigi Di Maio e il leader pentastellato riuscirà o meno ad ottenere una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un improbabile esecutivo a 5stelle, è tutto da vedere. Fatto sta che, il candidato Premier del Movimento fondato da Beppe Grillo, appena qualche giorno fa ne diceva di peste e corna dell’Europa e dell’€uro, minacciando addirittura un referendum dove avrebbe votato per l’Italia-exit, oggi, invece, ha cambiato radicalmente idea e lo va a dire – in perfetto ‘politichese’ – proprio in quel salotto di Bruno Vespa che i 5stelle volevano far chiudere, assieme a quello di Fabio Fazio, in occasione delle imminenti elezioni: “Non credo che per l’Italia sia più il momento di uscire dall’euro”. Un dietrofront che lascia a bocca aperta non solo gli avversari politici, ma soprattutto il popolo ‘grillino’ che, catapultato dai ‘Vaffaday’ al ‘giacca e cravatta’ di Luigi Di Maio e al suo ‘politichese’ che fa tanto vecchia DC, è, a dir poco, ‘disorientato’!
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…