DICIAMO BASTA AGLI STIPENDI D’ORO!

Un ex giudice costituzionale ha parlato in tv, alla trasmissione “24 Mattino”, degli stipendi dei suoi colleghi. Stipendi che vanno dai 549 mila euro del presidente ai centomila euro di un componente del collegio. Cifre da capogiro. Ma secondo il diretto interessato trattasi di “retribuzione congrua” dal momento che “la legge costituzionale 153 dice che non può essere inferiore a quella del più alto magistrato della giurisdizione ordinaria. Noi non possiamo cumulare nient’altro, quindi per garantire l’autonomia del giudice è giusto che guadagni in modo da essere indipendente e non a rischio corruzione”. Si parla tanto di sprechi e di spending review, ma guai a colpire la macchina dello Stato. Poco importa se poi un giudice italiano guadagna il triplo del collega statunitense e il doppio di un giudice di sua maestà britannica. Per non parlare di tutta una serie di benefits che lo Stato riconosce alle toghe: dalle auto blu agli sconti per i trasporti di ogni tipo, dal cellulare al pc portatile fino alla foresteria. Va da sè che poi tutti gli stipendi di chi ruota intorno a certi “impiegati dello Stato” super pagati siano direttamente proporzionali e livellati verso l’alto!  E’ ormai risaputo che “vicino al fuoco ci si scalda”! Così avviene per taluni dipendenti pubblici più “privilegiati” di altri, anche se poi per entrambi il datore di lavoro è sempre il medesimo: lo Stato italiano! Più si è vicini al potere più si gode di luce riflessa, ovvero dei vantaggi, dei privilegi e soprattutto degli stipendi riservati agli inquilini di Quirinale, Montecitorio, Palazzo Madama, Corte dei Conti, Csm e via discorrendo. Così pure avviene nei ministeri, nelle regioni e nei comuni: più si è vicini alla “stanza dei bottoni” più si “guadagna”, più si è vicini al “capo” e più alto è lo stipendio seppure a parità di anzianità, qualifica e titolo di studio con gli altri “colleghi” dei piani inferiori! Basta spostarsi di appena qualche stanza o svoltare un corridoio per trovare retribuzioni nettamente inferiori a quelle percepite da chi siede vicino al “fuoco”! Insomma, nelle pubbliche amministrazioni, vale in termini di emolumenti e indennità accessorie il secondo principio della termodinamica che tiene conto del carattere di irreversibilità del passaggio di calore da un corpo caldo ad un corpo freddo. Ma allorquando i presidenti di Camera e Senato – dopo essersi ridotto il proprio stipendio, in un momento di particolare crisi in cui tutti gli italiani sono stati chiamati a tirare la cinghia per salvare il Paese dalla bancarotta – hanno solo paventato l’idea di estendere i tagli anche alle retribuzioni dei dipendenti di Camera e Senato – a dir poco “faraoniche” rispetto a quelle non solo di un qualsiasi altro dipendente pubblico, ma di qualsiasi altro lavoratore da qui fino a Marte – c’è stata l’alzata di scudi dei sindacati!!! Assurdo? Sì, ma è andata proprio così. Dai sindacati è arrivato il niet alla moralizzazione di certi emolumenti! Ma un volta il sindacato, prima di diventare il trampolino di lancio dei suoi leader nella pappatoria della politica, non era ‘il garante’ dei diritti di tutti i lavoratori, oppure nel corso delle varie tangentopoli, parentopoli, scandali, ruberie e porcate varie è assurto a tutela dei soli privilegi e dei più fortunati e garantiti? Nonostante le centinaia di migliaia di lavoratori a 1.200 euro al mese che hanno stracciato la tessera del sindacato nella P.A., lo tsunami del cambiamento non è ancora arrivato nelle segreterie confederali, laddove ancora oggi vige la discriminante che una tessera vale di più a Montecitorio che al Ministero della Pubblica Istruzione, che un loro iscritto vale cento al Senato e uno in fabbrica. Ma proprio da quei lavoratori italiani che le stesse organizzazioni sindacali considerano di “serie B” per il solo fatto di prestare servizio lontano dal “fuoco dove ci si scalda”, arriverà presto quel “declassamento” che ridurrà la “Triplice” alla sola rappresentanza di se stessa e della “casta”!
DICIAMO BASTA AGLI STIPENDI D’ORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE! 

BASTA CASTA!  –  BASTA DISUGUAGLIANZE!  –  BASTA INGIUSTIZIE E PRIVILEGI! 
BASTA LAVORATORI DI SERIE “A” E LAVORATORI DI SERIE “B”! 
BASTA STIPENDI D’ORO: A PARITA’ DI REQUISITI, PARITA’ DI RETRIBUZIONE IN TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE!

NON E’ PIU’ ACCETTABILE CHE UN DIPENDENTE DEL QUIRINALE, DELLA CAMERA O DEL SENATO GUADAGNI CINQUE, SEI VOLTE DI PIU’ DI UN IMPIEGATO DEL CATASTO CON PARI REQUISITI.
E’ INACCETTABILE PER GLI STESSI DIPENDENTI PUBBLICI. 
E’ INACCETTABILE PER I CITTADINI CHE LI PAGANO A FRONTE DI TASSE SEMPRE IN AUMENTO E SERVIZI SEMPRE PIU’ CARENTI.

E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RIDURRE SPRECHI E PRIVILEGI.
MIGLIORIAMO L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DELLA PUBBLICA AMM.NE.
FIRMA ANCHE TU LA >>> P E T I Z I O N E <<< PER UN’ITALIA PIU’ GIUSTA, EQUA E SOLIDALE. PER UNO STATO AL REALE SERVIZIO DEI CITTADINI.
FIRMA LA PETIZIONE LANCIATA DA “freeskipper” PER ELIMINARE LE DISPARITA’ DI TRATTAMENTO ECONOMICO NELL’AMBITO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

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2 Responses

  1. Elviretta-MI ha detto:

    Ma se nessuno crede più a niente allora sarà l’anarchia! Bisogna invece saper scegliere a chi delegare certe scelte nel proprio Comune, nella propria Regione fin sù al governo nazionale. Non fidarsi va bene, ma non fidarsi sempre e comunque è patologico.

  2. Giacomo-TO ha detto:

    L’iniziativa di FREESKIPPER è altamente meritoria.
    Purtroppo la Storia insegna che in Italia, mutano i governi, ma la sostanza del modo di governare non muta. Tutti i partiti hanno le ricette GIUSTE ma quando vanno a gvernare lì c’è il risveglio.
    GRILLO ha tuonato e riempito le piazze, il M5S doveva rivoltare l’Italia come un calzino, purtroppo non è stato così. Ieri leggevo su un giornale della città che molti giatdini sono in mano ai pusher.
    Lo SPACCIO è ormai parte del paesaggio, non è certo colpa delle Firze dell’Ordine, ma è colpa di un sistema politico INCAPACE di affrontare i problemi vecchi che continuano ad essrci.
    In ITALIA esistono le caste, caste che percepiscono retribuzioni stellari e tutto questo è andato avanti sotto TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI i governi.
    Non mi si venga a dire se andremo noi, IO non ci credo più e come me milioni di Cittadini.

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