I Forconi: una speranza per chi non ce l’ha più!

di Grazia Nonis. E anche stavolta stanno rigirando la frittata: i nostri politici han capito benissimo che il cuore dei “Forconi” non è rappresentato da un manipolo di teppisti o razzisti che non aspetta altro di sfogare la rabbia repressa distruggendo ogni cosa e approfittando di queste situazioni. 
Scambiandoci per pecoroni abituati ad abbassare la testa e a credere ai loro “farò e faremo”, hanno sottovalutato le recenti manifestazioni di protesta che li han beccati impreparati.
Allora alzano la voce blaterando di CasaPound e di razzisti, sminuendo il popolo che manifesta e che non c’entra una beata fava con questi gruppi. Hanno minimizzato i poliziotti che han fatto chapeau, dimenticando che, prima di essere poliziotti sono anche cittadini  capaci di capire, contrariamente a chi ci governa, se quello che gli sta di fronte è un povero idiota incendiario o un lavoratore disperato. 
E’ una sorpresa poco gradita che il popolo, assenti i sindacati che si son trasferiti in parlamento col deretano al caldo, si sia autosindacalizzato e vada in piazza da solo. Ancor più strano che ci si sia uniti. Per chi ci governa è destabilizzante. 
Troppo comodo far passare per degli ultrà scatenati gli operai, impiegati, professionisti, pensionati e tutte le categorie dei delusi d’Italia che si sono radunati nelle nostre piazze per protestare contro questa classe dirigente che ci mette un minuto ad aumentare le tasse, e poi ha lo sprint di un bradipo per fare i tagli alla spesa pubblica e alle loro tasche. Frasi del tipo “Comprendiamo il disagio sociale, sentiamo sulla pelle la sofferenza della povera gente” sarebbe il caso di evitarle. Sono inaccettabili. Si può entrare nella pelle di un altro solo vivendo come lui e non solo pensando a cosa prova. E invece continuano a predicare bene e razzolare male. 
Scendete tra noi, spogliatevi per travestirvi  da  uomini comuni e mescolatevi tra la gente. Salite sui mezzi pubblici, andate nelle piazze, girate nelle periferie, andate nelle fabbriche e ascoltate la gente. Poi tornate in Parlamento e fate leggi su misura per chi  governate, dimenticando gli amici e i loro amici, i parenti e le vostre lobby. Fate piazza pulita dei parassiti e di quelli che ci hanno venduto. Togliete la metà delle “onorevoli” poltrone, sfoltite e tagliate ovunque senza timore. Usate la stessa velocità con cui, dalla sera alla mattina, ci alzate le tasse e l’età della pensione. Usate lo stesso sistema che usate per noi: che non è mai anticostituzionale. 
Questo è quello che vorrebbe il Popolo che si è unito ai Forconi. Che poi si chiamino Forconi, Pippo o Pluto poco importa: non hanno colore politico perché la fame e lo sconforto hanno una bandiera sola. Ma tra loro si son già infiltrati i soliti political-beoti istruiti ad arte per affibbiare una destra o una sinistra al fine di frantumare il gruppo e farlo sciogliere. Col beneplacito di chi ci governa.

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