Ddl Ucraina: basta ipocrisie sulla guerra.

di Carlo Calenda. Ieri sono intervenuto in Senato sul Ddl Ucraina, per chiarire ancora una volta la posizione di Azione dopo aver assistito a un dibattito surreale e incoerente, sia da parte della destra che della sinistra.

Ha fatto discutere l’ordine del giorno della Lega. Un testo certamente singolare, ma non perché strizzasse l’occhio alle ragioni della Russia (il partito di Salvini e lo stesso Salvini lo hanno fatto spesso), ma perché, nella parte cancellata che ha creato polemiche, prendeva a pretesto la ‘stanchezza degli italiani’. Ma di cosa saremmo stanchi noi italiani? Ad essere stanco, semmai, è il popolo ucraino che combatte quella guerra. Ora basta ipocrisie.

Parlare della stanchezza degli italiani è un affronto agli ucraini. Quello che stanca è questo sciocco dibattito dove non si riesce a dire che, se Trump tornerà ad essere Presidente degli Stati Uniti, noi europei saremo da soli a fronteggiare la Russia.

Ognuno sarà responsabile di quello che accadrà rispetto alle posizioni che prenderà. Ma se non saremo uniti, l’Europa non ci sarà più. È sull’Ucraina che ci giochiamo il nostro futuro e se i Paesi si frattureranno sulla sua difesa, si fratturerà l’Europa definitivamente. Se questo accadrà, la prima a cadere sarà l’Italia.

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