Corrado Augias lascia la Rai del governo “fascista”.

di Attilio Runello. Corrado Augias dopo anni di collaborazione lascia la Rai. Ha ottantotto anni, e la notizia non dovrebbe fare scalpore. Ma come ha fatto Fazio lo scalpore glielo vuole dare.
Innanzitutto Augias va a lavorare per La7 e non va in pensione quindi, anche se ne avrebbe tutto il diritto, usufruisce di due vitalizi.
Negli anni Novanta è stato al Parlamento europeo eletto nelle file del Ds, l’erede del vecchio Partito Comunista. E ha un appannaggio di oltre duemila euro. Oltre a quello di giornalista.
Come lui stesso ha dichiarato nessuno lo ha cacciato dalla Rai ma si respira un aria che non gli piace.
In una intervista al Fatto Quotidiano ha ripercorso i momenti salienti della sua vita professionale di giornalista – certamente intensa e interessante – parlando anche della sua seconda patria: Parigi.
Ma poi ha scoperto anche la sua prima patria l’Italia e deplora che la sinistra abbia lasciato ai “fascisti” la patria. Nella sinistra la patria è sempre stata accostata al regime monarchico o a quello di Mussolini.
Nei partiti moderni ha sempre accusato di sovranismo chi parlava della patria e degli italiani. Ad essa si contrapponeva l’europeismo, un Europa che doveva essere di sinistra e su basi multietniche. Questo progetto è in declino e Augias è il primo a rimpiangere di non aver valorizzato la patria e parla di averla lasciata ai “fascisti”.
Non serve a nulla il fatto che il governo della Meloni si sia conquistato una legittimazione all’estero e in sede europea.
La legittimazione di Augias non c’è e forse capiamo le ragioni della sua uscita dalla Rai.

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1 Response

  1. Lo Zingaro ha detto:

    Gente come questa – incollata alla poltrona – difende la fornero!

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