Conferenza Italia Africa.

di Attilio Runello. Inizia lunedì 29 gennaio la conferenza Italia Africa. Vi partecipano ben 23 capi di stato africani oltre a ministri e ambasciatori. Vi partecipano inoltre le massime autorità dell’Unione Europea e rappresentanti delle principali istituzioni internazionali.
Il nostro governo vuole proporre nuovamente il piano Mattei, che la nostra premier ha già proposto ad ottobre all’assemblea delle Nazioni Unite.
Mattei è stato quel presidente dell’Eni che riuscì a farla competere con le sette sorelle americane offrendo delle condizioni contrattuali più favorevoli.
L’Eni che oggi è presente in quasi venti paesi africani offre tecnologia per sfruttare i giacimenti di idrocarburi accompagnata da progetti che riguardano lo sviluppo dei paesi, creando istruzione e posti di lavoro.
Certamente l’impatto delle iniziative dell’Eni rispetto alla enormità dei bisogni di un continente che è grande tre volte l’Europa e ha una popolazione che è il doppio di quella europea sono minime. Tuttavia può fare da battistrada per altri paesi europei.
Inoltre grazie all’Eni l’Italia potrebbe diventare un hub energetico, cioè importare più gas e petrolio del proprio fabbisogno e quindi diventare paese esportatore.
Naturalmente non è l’unico paese a voler svolgere un ruolo importante per l’Africa, che negli ultimi anni  ha conquistato la scena mondiale.
Lo vogliono fare gli Stati Uniti con le loro multinazionali, la Russia che accompagna le propriae aziende con una presenza militare, lo vuole fare la Cina che ha investito molto capitali. In questo gioco di recente vogliono entrare anche India e Giappone.
Il paese è grande, c’è spazio per tutti.

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2 Responses

  1. MisterX ha detto:

    Gli africani sono stufi di essere sfruttati da USA & GB e guardano a Putin.

  2. Paracelsus99 ha detto:

    BRICS BRICS BRICS:L’Africa la conquista il BRICS, se ne facciano una ragione USA & C.

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