Con i cibi piccanti si consuma meno sale e la pressione scende.
I ricercatori hanno quindi collegato tali preferenze alla pressione sanguigna, riscontrando che rispetto a quelli che non amavano i cibi piccanti i partecipanti alla ricerca che invece li consumavano avevano la pressione massima inferiore di otto millimetri di mercurio e la minima di cinque, oltre a consumare meno sale. Il team di ricerca ha anche utilizzato tecniche di imaging per esaminare due regioni del cervello – l’insula e la corteccia orbitofrontale – note per essere coinvolti nel gusto salato. È stato così rilevato che le aree stimolate dal sale e dal piccante si sovrapponevano e che anzi il piccante stimolava ulteriormente queste aree cerebrali, rendendo i partecipanti allo studio più sensibili al sale e in grado così di consumarne meno.”Se si aggiungono un po ‘di spezie alla cottura, si può cucinare cibo gustoso senza utilizzare tanto sale”, evidenzia Zhiming Zhu, autore della ricerca. I ricercatori spiegano che essendo lo studio stato svolto sui cinesi, i risultati hanno bisogno di essere replicati per poter essere poi validi in maniera generalizzata.
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