Chikungunya. Stop donazioni sangue in Asl Roma 2.

“Urge Sangue”. “Il Sangue Langue”. “Diventa Donatore di Sangue”. Roma è piena di cartelli che invitano i cittadini a donare sangue, considerata la grave carenza di ‘sacche’ che puntualmente si registra nei mesi estivi. E adesso ci si mette pure la ‘zanzara tigre’ a prosciugare le scorte dei centri trasfusionali! Così, mentre nella Capitale la Regione Lazio e il Comune di Roma si rimpallano le responsabilità sull’emergenza ‘Chikungunya’, la ‘zanzara tigre’
continua ad infettare i romani! E soltanto dopo che i buoi sono scappati dalla stalla, la Sindaca si decide finalmente a firmare l’ordinanza di disinfestazione “per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre, non solo su suolo pubblico, ma anche su quello privato”. Troppo tardi. Infatti, inevitabile, arriva dall’Istituto Superiore di Sanità lo Stop alle donazioni sangue per 1 milione di romani.  Nel Lazio “sono 17 i casi accertati dal Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive (Seresmi) ad oggi di Chikungunya, di questi 6 nella Capitale”. Lo rende noto la Regione. “Di questi 17, dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all’estero nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi”. E dopo i casi, arriva lo stop alle donazioni nella Asl Roma 2. Lo ha deciso il Centro Nazionale sangue – Istituto Superiore di Sanità. La sospensione totale delle donazioni riguarda solo la Asl 2 del Comune di Roma (le parti est e sud della città, 1 milione di abitanti) e il Comune di Anzio, oggetto di un focolaio confermato nei giorni scorsi. In tutte le altre aree della Regione, in base all’assunzione di un minor livello di rischio di infezione, al sangue raccolto verrà applicata una ‘quarantena’ di 5 giorni se il donatore ha soggiornato in una delle due città colpite. A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei comuni interessati saranno invece sospesi per 28 giorni. “Sono state attivate tutte le misure possibili per evitare eventuali carenze a Roma – spiega il direttore del Centro – a partire dalla mobilitazione delle scorte accantonate per le maxi-emergenze. Sia nel Lazio che nelle altre Regioni, è già partita una gara di solidarietà, che coinvolge sia le istituzioni che le associazioni dei donatori, che saranno coinvolti in una serie di raccolte straordinarie per aiutare il Lazio”. Nella Capitale, a causa del blocco parziale delle donazioni, si prevede una carenza di 200-250 sacche di sangue nei prossimi giorni, una quantità paragonabile ad una maxi-emergenza.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *