Chernobyl miete ancora vittime soprattutto fra i bambini!

di Alma Daddario. “La situazione nelle zone contaminate intorno all’area di Chernobyl è ad oggi ancora gravissima, con 5 milioni di persone, tra Russia, Bielorussia e Ucraina, che continuano a vivere in aree contaminate, mangiando e bevendo cibo e acqua radioattivi che provocano loro un abbassamento delle difese immunitarie e varie patologie tumorali, soprattutto nei bambini che sono i soggetti più vulnerabili e che hanno più bisogno di essere tutelati. Non c’è più tempo da perdere: serve un intervento immediato della Comunità Europea per cercare di spostare almeno i bambini, vittime innocenti di una strage senza fine», ha denunciato in questi giorni Stefano Ciafani, Viceppresidente Nazionale di Legambiente. Legambiente continua a portare avanti il Progetto Rugiada, che prevede l’accoglienza dei bambini di Chernobyl in un grande centro, chiamato proprio Centro Nadiesda, che vuol dire speranza, a Vileijka, in Bielorussia, sulle rive di un lago in un territorio non contaminato, dove ai piccoli viene garantito cibo non contaminato, attività didattiche e soprattutto un supporto medico per evidenziare le patologie tumorali che purtroppo si riscontrano nella maggior parte di loro. Il centro sorge ad 80 chilometri dalla capitale della Bielorussia, Minsk, immerso in boschi di abeti e betulle. Il centro è stato realizzato da un’ Organizzazione di Volontariato tedesca e da una Fondazione giapponese e attualmente è gestito da un’ organizzazione senza fini di lucro Bielorussa. La struttura attualmente accoglie bambini provenienti da zone contaminate per un periodo di vacanza e terapia. Grazie al Progetto Rugiada, sono circa 100 i bambini accolti ogni anno nella struttura. Provengono tutti dalle province maggiormente colpite dalle ricadute radioattive e la maggior parte di loro vive situazioni di estrema difficoltà, sia dal punto di vista sociale che economico. Il progetto va oltre l’accoglienza e mira anche a stabilire rapporti continuativi con le autorità locali, le scuole e le strutture sanitarie. “Il nostro sforzo però ha bisogno dell’aiuto di tutti – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile di Legambiente Solidarietà – per questo chiediamo ai cittadini e alle autorità un aiuto concreto da subito per riuscire ad aiutare le popolazioni colpite dal disastro nucleare del 26 aprile 1986”. Un sostegno a questa importante iniziativa di solidarietà arriva dall’accordo stretto ormai da anni dal Cigno Verde con Weleda: “Parte del ricavato della vendita dei loro prodotti di cosmesi nel periodo natalizio, infatti, va direttamente al Progetto Rugiada – sottolinea Gentili – garantendo l’ospitalità nel Centro Speranza e la possibilità di essere seguiti tutto l’anno dal punto di vista sanitario, per curare le possibili patologie tumorali. Nello scorso anno infatti, sono stati 18 i bambini accolti grazie a questo accordo”.

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