Che tipo di costume da bagno scegliere?

È arrivata la bella stagione e le spiagge ritornano a popolarsi. E, puntuale come ogni anno, sorge un annoso problema per le donne italiane: che tipo di costume scegliere per le giornate assolate in riva al mare?
Comunque anche per quest’anno il bikini sembra essere il costume da bagno più amato dal genere femminile. Lento e inesorabile, invece, il declino del topless. Il “due pezzi” è stato scelto da ben il 52% delle donne italiane, sbaragliando la concorrenza di tutte le altre proposte per l’estate.
Inventato da Louis Réard nel lontano 1946, il bikini ha una storia di oltre 60 anni di successi grazie non solo alla sua praticità, che permette di muoversi liberamente in spiaggia senza sacrificare troppo l’abbronzatura, ma anche per il suo potenziale altamente seduttivo.
Al secondo posto, con ben il 28% delle preferenze, si piazza il monokini, ibrido moderno tra costume intero e bikini. Le parti inferiore e superiore del “due pezzi” vengono qui unite da piccole strisce di stoffa, ricami, intrecci o lacci maliziosi: una proposta della moda molto gradita dalle fashioniste, perché possono mostrarsi glamour e al passo con i tempi anche sotto il sole.
Non è, tuttavia, un costume da bagno facilissimo da portare: il gioco stuzzicante del vedo-non vedo spesso mette in evidenza piccoli difettucci su ventre e fianchi. Calo netto per il topless, con solo l’8% delle italiane pronte a mostrare il seno sulle calde spiagge delle località balneari.
Nonostante l’abbronzatura uniforme, la donna moderna vuole svincolarsi dai connotati ingiustamente considerati volgari del topless e, non ultimo, vi è una maggiore attenzione alla salute: proteggere adeguatamente il seno dai dannosi raggi Uva diminuisce il rischio di eventuali tumori.
Un 7% di irriducibili, inoltre, preferisce abbronzarsi con il classico costume intero, nonostante non garantisca una tintarella adeguata. Per lungo tempo relegato alle competizioni sportive, negli ultimi tempi gli stilisti l’hanno riadattato per togliere quell’aria démodé che ne aveva sacrificato l’appeal.
Il 5%, infine, si lancerà in una vacanza naturista, considerando quindi il costume come assolutamente superfluo. Nudismo e naturismo sembrano essere un trend in crescita e non mancano, infatti, diversi tour operator esperti in “bare-holiday“, ovvero le vacanze in tenuta adamitica.

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