Centrodestra: ieri, oggi e pure domani sotto il nome di Silvio Berlusconi.

Era il lontano 1994 quando l’allora Cavaliere scese in campo firmando in Tv il “Contratto con gli italiani” per un “nuovo miracolo italiano”! Meno tasse, meno burocrazia, più lavoro e benessere per tutti e poi, se fosse avanzato qualche spicciolo, ci sarebbe dovuta uscire pure qualche dentiera per gli anziani. I fatti, lo smentirono nel corso degli anni e dei governi. Allora accanto all’uomo di Arcore c’erano due alleati: Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Il Centrodestra aveva la maggioranza assoluta in Parlamento per attuare quel famigerato “Contratto”, ma sappiamo tutti come andò a finire, in un nulla di fatto! E anche questi ultimi due soggetti politici, i leader della Lega Nord e di Alleanza Nazionale, sappiamo che fine hanno fatto, non esistono più, ‘politicamente’! Oggi il loro posto è stato preso dagli omologhi Matteo Salvini, quello che ha tolto la parola Nord dal simbolo della Lega per potersi ‘presentare’ anche in quel Sud in direzione del quale intonava “Vesuvio lavali, lavali col fuoco…”, quello di una felpa per ogni occasione e una ruspa in garage pronta per spianare, con una sola passata, tutti i problemi degli italiani (immigrazione, Fornero, debito pubblico, tasse, ecc, ecc,), e Giorgia Meloni, l’ultima dei ‘patrioti’, quella di Fratelli d’Italia, una ‘portatrice sana di voti’ all’ottantunenne di Arcore. Insomma, dopo ventiquattro anni ci ritroviamo ancora con Lui, con Silvio Berlusconi. Con colui che – in un quarto di secolo tra governo, attività parlamentare e bunga-bunga – non ha saputo rispettare e attuare quel “Contratto con gli italiani” e che oggi, dopo aver assolto ai servizi sociali per scontare la condanna che lo vuole tuttora fuori dal parlamento e dalle istituzioni, si ricandida – da ‘incandidabile-ineleggibile’ – al governo del Paese con un ‘prestanome’ e ‘firmando’, negli stessi studi di Rai1, sotto l’egida del solito storico-di-regime, la minestra riscaldata del suo ennesimo “Impegno con gli italiani”. Ma gli italiani il 4 marzo avranno dimenticato tutto e saranno così sprovveduti da credere ancora a Babbo Natale, agli asini che volano e soprattutto a Silvio Berlusconi? Lo scopriremo solo la mattina del 5 marzo!

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