Carlo Calenda: L’embargo si può fare, ma serve serietà.

di Carlo Calenda. Quello che è accaduto a Bucha è terrificante. I russi sono colpevoli di crimini di guerra contro la popolazione civile e le sanzioni vanno rafforzate. Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia, evitando però di far scoppiare un conflitto mondiale.

Ma la risposta della politica non può essere quella di richiedere un embargo immediato sul gas e il petrolio russo, come ha fatto Enrico Lettasenza avere un piano preciso per farlo e senza dire ai cittadini che non è possibile farlo domani mattina.
Per intenderci, noi oggi produciamo il 40% dell’energia elettrica dal gas naturale e il 49% di questo gas lo importiamo dalla Russia.
Abbiamo quindi chiesto a Letta come intenderebbe farlo senza distruggere l’economia e i servizi essenziali. Non ha risposto.
Durante una guerra è ancora più essenziale che le proposte siano serie e concreteQui trovate le nostre per arrivare ad essere del tutto indipendenti dal gas russo, in meno di un anno. La politica non è rumore, è Azione.

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8 Responses

  1. Rovere&Libertà ha detto:

    Retribuzioni e pensioni da fame:er questo sgoverno vuole portare le spese militari al 2%.
    Servono investimenti massicci sul civile e non sulle armi.

  2. Giacomo-TORINO ha detto:

    E’eveidente, è confermato:MILIONI e MILIONI di Italiani ne hanno le tasche piene del governo DRAGHI, DiMaio,ecc. IL PD anche se pensa che sommergendo la Italia di immigrati vincerà si sbaglia. La globalizzazione, vedi BRICS è fallita:DRAGHI go home

  3. il Nostromo ha detto:

    Il Cremlino si sofferma a far notare una contraddizione semplicemente enorme. Il presidente fantoccio Joe Biden che non risulta avere il controllo della sua amministrazione si è lanciato in sgangherate accuse nei confronti di Putin accusandolo di “crimini di guerra” per la immaginaria stragr di Bucha. Il Pentagono invece lo ha smentito clamorosamente affermando che non esistono prove che dimostrino l’avvenuto eccidio. Attraverso questa dichiarazione, gli Stati Uniti si sono separati di fatto dall’UE nella sua strategia fatta di continue provocazioni e aggressioni nei confronti di Mosca. Anche in questa occasione vediamo come l’apparato militare ancora fedele a Trump sia in realtà il vero dominus di questa amministrazione che è commissariata dalle forze armate dallo scorso gennaio del 2021.
    https://t.me/rt_news_mirror_2/129

  4. Arrigo ha detto:

    La decisione di espellere 30 diplomatici russi dall’Italia da parte del sedicente ministro degli Esteri, Di Maio, non è altro che un tentativo di provocare deliberatamente la Russia e aumentare il più possibile le tensioni tra i due Paesi. A questo punto, la sensazione è che lo stato profondo Italiano – che sta attraversando una profonda fase di declino strutturale e di perdita del suo potere che scema per via della perdita dei suoi referenti sovranazionali – voglia deliberatamente avvelenare i pozzi dei rapporti tra Italia e Russia. Questo potere che ormai è entrato nella sua fase crepuscolare più acuta vuole rendere più difficoltoso il lavoro di ricucitura dei rapporti tra Roma e Mosca a chi verrà dopo il definitivo crollo di questa classe politica. Sono sforzi sostanzialmente inutili perché la Russia è pronta a ristabilire prontamente rapporti cordiali con l’Italia e anche a siglare una alleanza geopolitica che sarebbe naturale considerate le caratteristiche e gli interessi che accomunano i due Paesi. È una bestia ferita che sa di aver perduto la partita e reagisce dimenandosi fino all’ultimo respiro.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/04/05/di-maio-espulsi-30-diplomatici-russi-sicurezza-nazionale_57915d6e-425e-4480-95c0-1fa49f66bf36.html

  5. Fabio ha detto:

    A Napoli, Draghi è stato sommerso da una marea di fischi e insulti. A Torino, l’uomo del Britannia ha ricevuto la stessa “accoglienza”. Draghi non tollererà a lungo questa situazione. Era venuto per mettere in atto la liquidazione ultima del Paese per poi salire sul rifugio più alto della Repubblica della NATO, il Colle. La promessa che gli aveva fatto la massoneria non è stata esaudita. La decadente classe politica della seconda Repubblica ha preferito lasciarlo al suo posto per utilizzarlo come parafulmine per il disastro socio-economico che il suo regime sorretto da tutti i partiti ha provocato. Draghi non resterà a lungo sulla poltrona di palazzo Chigi e non è un segreto tra i palazzi del potere. Non appena il sicario di Goldman Sachs uscirà di scena, la crisi del sistema politico Italiano entrerà nella sua fase più acuta e irreversibile.

  6. Eliogabalo ha detto:

    La polizia poco fa ha caricato, ancora una volta, i manifestanti di Torino che protestavano contro il regime di Draghi e che non stavano in alcun modo minacciando le forze presenti sul posto. L’Italia è una pentola a pressione che è surriscaldata da troppo tempo. Una volta che il coperchio sarà saltato, le rivolte saranno incontrollabili.

  7. Flavius Ezius ha detto:

    A quanto pare, i Rothschild e gli Elkann hanno avuto un travaso di bile alla reazione della notizia della vittoria di Victor Orban. Per mesi, i media Occidentali hanno fabbricato sondaggi falsi nella speranza che le loro rilevazioni potessero in qualche modo manipolare o cambiare la realtà. Si sono risvegliati l’indomani delle elezioni magiare e hanno scoperto che il mondo non assume le forme e le sembianze che loro vorrebbero solamente perché lo ha scritto l’Economist, il New York Times o qualsiasi altro organo in mano ai poteri finanziari internazionali. La vittoria di Victor Orban è stata sottovalutata nelle sue conseguenze. È una sconfitta pesantissima per l’asse globalista che assiste impotente al rafforzamento delle alleanze stabilite da Putin nell’Europa Orientale. Quello che sta accadendo è un consolidamento delle forze sovraniste ad Est ed un indebolimento delle forze globaliste a Ovest. Il piccolo e sguarnito fortino del Nuovo Ordine Mondiale chiamato UE è adesso circondato da ogni lato.
    https://www.economist.com/europe/viktor-orbans-victory-is-a-triumph-for-illiberal-nationalism/21808575

  8. Ignatio ha detto:

    Il capo della cosiddetta “diplomazia europea” si risveglia dal delirio di onnipotenza che domina nei palazzi di Bruxelles e giunge ad una constatazione alquanto ovvia. Le sanzioni contro la Russia si stanno rivelando completamente inefficaci. Il rublo ha dimostrato una resistenza che gli arroganti e boriosi commissari europei non credevano che avesse. La moneta russa si è apprezzata notevolmente nelle ultime settimane e la mossa di Putin di chiedere il pagamento del gas russo in rubli ha spostato l’ago della bilancia pesantemente dalla parte di Mosca. Era piuttosto semplice prevedere che quando si decide di sanzionare una potenza che ha in mano tutto l’approvvigionamento energetico dell’Europa Occidentale la partita è persa prima ancora di iniziare. L’unico posto dove non sono stati in grado di giungere a questa semplice verità appare proprio Bruxelles che sembra vivere in una dimensione separata dal mondo reale dove la realtà non è quella del mondo esterno reale ma quella del mondo immaginario presente soltanto nella testa inebriata dei commissari europei. Il “sogno europeo” è definitivamente evaporato come neve al sole e ora a Bruxelles si stanno rendendo conto dell’amara realtà. L’UE non è in grado di fare nulla contro la Russia tantomeno se privata della sponda del suo tradizionale padrone, lo stato di di Washington. L’UE si è lanciata in una folle guerra economica contro la Russia e ora ha visto che sta andando a sbattere a tutta velocità contro un muro. Il problema è che ormai è troppo tardi per fermarsi e impedire lo schianto.
    https://www.rt.com/news/553339-russian-ruble-eu-borrell/

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