Brexit: che cosa cambia per gli italiani.

di Attilio Runello. L’apprendimento della lingua inglese è da decenni un must. E per impararlo non è sufficiente la scuola o i corsi delle tante scuole private con i loro docenti madre lingua.

È indispensabile trascorrere almeno dei mesi in un paese di lingua inglese. E la Gran Bretagna è il paese più vicino.

Con la Brexit però per recarsi a Londra sarà necessario il passaporto e vi si potrà soggiornare per un periodo massimo di tre mesi. Per un periodo più lungo occorre un visto.

Anche i programmi Erasmus che permettono agli studenti di trascorrere all’estero un periodo di studio riconosciuto in Italia è stato soppresso per il Regno Unito.

Per andare a studiare nelle prestigiose università inglesi di Cambridge o Oxford occorrerà scollarsi la retta intera, circa trentamila euro.

Per andare a lavorare bisogna avere un contratto di lavoro.

Anche gli accordi per il roaming cessano. Quelli per cui si può andare all’estero utilizzando il proprio gestore nazionale con lo stesso piano tariffario.

Questo è quanto riportato da un comunicato Ansa del 31 dicembre.

Come riporta il sito dell’Ambasciata inglese a Roma anche i cittadini del Regno Unito dovranno munirsi del passaporto per viaggiare nei paesi Ue e non potranno soggiornare per più di tre mesi su centottanta giorni.

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