Bolla immobiliare. Adesso è il nostro turno?

Il Centro Studi Investimenti Sociali lancia l’allarme: quest’anno ci sarà una riduzione dei consumi in un modo che non ha precedenti dal dopoguerra! L’Imu è uno tsunami e i prezzi delle case crolleranno!!! La nuova imposta municipale sulle proprietà immobiliari avrà un effetto devastante sul valore degli immobili in Italia, contribuendo (assieme alla crisi economica) a far crollare almeno del 20% il loro valore. Secondo il Censis, infatti, le famiglie italiane sono al limite della pressione fiscale e le nuove spese, Imu in testa, avranno un’incidenza clamorosa sul mercato immobiliare, con crolli nei prezzi dal 20 al 50%! Alla presentazione dell’indagine sui consumi il Censis, rende noto che “essendo aumentate le spese obbligate, ovvero carburanti e bollette, a causa della maggiore tassazione, sono diminuiti i consumi d’altro genere e la capacità di risparmio delle famiglie si è dimezzata.“! Nel rapporto Censis-Confcommercio, infatti, si legge che “più del 70% delle famiglie ha dichiarato di avere incrementato le proprie spese per carburanti ed un ulteriore 70% lamenta maggiori spese per le utenze domestiche. Meno del 10% delle famiglie è riuscito a risparmiare, nel corso degli ultimi sei mesi, una parte delle entrate familiari. Il clima di ottimismo e di fiducia è ulteriormente deteriorato: il 61% degli intervistati ritiene che nel 2012 starà peggio rispetto al 2011. Le famiglie italiane da consumatori sono passate ad essere benefattori. Perché oltre a dover pagare le tasse dovute, devono anche sostenere tutto quello che lo stato con le tasse non copre, tutti quei servizi sociali che lo stato non riesce ad offrire.“! Insomma l’economia ristagna, il Pil s’ammoscia e lo Spread si rialza! In questo contesto i consumi delle famiglie, non ripartono. In primo luogo perché c’è lo stato che assorbe tutti i risparmi attraverso la pressione fiscale e a questo si aggiunge anche che le famiglie devono sostenere tutto quello che lo stato con le tasse non gli offre: le spese universitarie per i figli, il mutuo per la casa, l’assistenza a un congiunto non autosufficiente o senza lavoro. Ci sono un milione e 600 mila famiglie in difficoltà per queste spese! E proprio per dover supplire a queste spese di carattere “sociale”, le famiglie, secondo l’indagine Censis sui consumi, rinunciano, per più di un terzo, a nuove spese per abbigliamento, viaggi, ristorante o cinema. Anche la previsione sui consumi durevoli è negativa: da qui a fine anno i consumi durevoli si dimezzeranno. Dall’indagine è emerso che dall’inizio dell’anno ad oggi, la previsione delle famiglie dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico è diminuita del -67%, dell’acquisto di nuovi mobili per la casa del 75%, dell’acquisto di una autovettura del 57%!!! “Non batto ciglio sul fatto che si introduca una tassa sulla casa, però sulla rivalutazione del 60% su tutti gli immobili e su tutti i locali dico no. è questo il vero problema che peserà sugli italiani“, ha aggiunto il direttore del Censis, parlando dell’Imu, sottolineando come la tassa andrà a incidere ulteriormente su un mercato immobiliare in difficoltà: “occorre che il governo prenda provvedimenti congrui alla situazione reale del paese. Nel 2012 per la prima volta il 41% delle famiglie dice che i prezzi degli immobili stanno calando, e a mio parere crollerà ancora. A fine anno la diminuzione potrebbe arrivare al 20% con punte di -50%”. A dire del Censis, dunque, l’Imu graverà ancora di più sulla situazione delle famiglie che “perderanno tutto quello che hanno risparmiato in questi tre anni dal mancato pagamento dell’Ici.” Ma è verosimile uno scenario del genere nel paese dove ancora vige il “mito del mattone”? L’Imu potrebbe essere lo spillo che farà scoppiare la bolla immobiliare italiana? Secondo gli analisti, il Censis fa terrorismo, perché un crollo simile dei valori è impossibile, a meno che non si verifichi un eccesso nella costruzione, come nel caso di Irlanda e Spagna, o che i tassi di interesse sui mutui non schizzino alle stelle all’improvviso, ipotesi del tutto inverosimile. L’euribor è ai minimi e resterà basso fino al 2013. Per lo meno questo è quanto sostengono gli “esperti”!

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