Boom turismo, 113 milioni di presenze nel Belpaese.

di Redazione. Continua inarrestabile la crescita del turismo nelle nostre città d’arte prese d’assedio da centinaia di miglia di visitatori che portano ogni giorno nel nostro paese moneta fresca da spendere in alberghi, bar, ristoranti, musei, negozi e mezzi pubblici.

Il Belpaese – assolutamente povero di materie prime, ma ricco di una ‘grande bellezza’ – potrebbe vivere di solo turismo, sfruttando le sue bellezze naturali e le numerosissime attrazioni artistiche di cui è pieno in lungo e in largo per tutto lo Stivale.

Invece siamo il fanalino di coda di tutta Europa, sempre con le pezze al sedere!

Ma dove vanno a finire tutti quei soldi se poi i nostri conti pubblici sono sempre in ‘rosso’ e i servizi offerti agli italiani fanno a dir poco ‘pena’? 

Nonostante ciò, contnuano ad entrare milioni di euro in Italia grazie al turismo e a confermarne il “boom” arrivano puntuali come ogni anno i dati del Centro Studi Turistici di Firenze e Assoturismo Confesercenti in occasione del lancio della 23ª Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte (Bologna 30 maggio-1 giugno).

Roma si conferma la meta regina del turismo italiano. Nel 2018 la Città Eterna ha registrato 15,2 milioni di arrivi e 36,6 milioni di pernottamenti con una crescita di 1,1 milioni sul 2017 e per una media di 2,4 notti a visitatore. A trainare i turisti stranieri, che contano per il 64% delle presenze.

Quasi tre turisti ‘culturali’ su quattro si concentrano nelle mete più conosciute: le prime 10 città d’arte d’Italia – Roma, Milano, Firenze, Venezia, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Pisa – totalizzano oltre 84 milioni di presenze su 113,4 milioni.

Nonostante ciò, si registra una discreta vitalità anche presso i centri minori. In particolare, il 2018 è stato anche, in tutti i sensi, l’anno dei piccoli borghi: gli oltre 5.500 borghi italiani hanno registrato lo scorso anno 22,8 milioni di arrivi e 95,3 milioni di presenze, per una spesa turistica complessiva stimata in circa 8,8 miliardi di euro, di cui il 57,3% dovuta a turisti stranieri. Anche nel caso dei piccoli borghi, come per le città d’arte, sono proprio i visitatori che vengono da fuori l’Italia a dare il maggior contributo alla crescita: le presenze turistiche di stranieri nei borghi sono salite del 31,5% tra il 2010 ed il 2018, contro un calo del -5,4% per i turisti italiani.

L’ottimo risultato dello scorso anno conferma un periodo prolungato di crescita del turismo culturale in Italia. Dal 2010 al 2018, infatti, le presenze turistiche nelle città d’arte italiane sono passate da 93,9 a 113,4 milioni, con un incremento complessivo del 20,8% (+19,5 milioni), segnando una diminuzione solo nel 2012, l’anno più duro della crisi. Tra le principali località di interesse, a registrare la performance migliore in questo periodo è stata Matera, con un aumento boom del 176% delle presenze negli ultimi sette anni, dovuto soprattutto alla domanda straniera (+216%). Nella top 5 delle città d’arte a maggior crescita turistica seguono Napoli (+108,7% sul 2010), Verona (+76,7%), Bologna (+61,3%) e Padova (+60,3%).

Il lungo periodo positivo del turismo delle città d’arte ha portato anche ad un incremento eccezionale delle attività ricettive, che tra il 2010 ed il 2018 sono aumentate di 32mila unità, per un incremento del 126%. Nello stesso periodo, i posti letto disponibili sono cresciuti del 25% (+196mila), trainati dall’offerta extralberghiera: nelle città d’interesse storico ed artistico, ormai il 54,5% dei posti letto è nel circuito extralberghiero. Erano il 45,4% nel 2010.

La crescita di arrivi e presenze nelle città d’arte va di pari passo con la crescita dei visitatori nei musei, monumenti e aree archeologiche statali. Nel 2018 sono aumentati di oltre 5 milioni, raggiungendo la quota record di 55,5 milioni. Un incremento straordinario, che corona anche in questo caso un periodo di lunga crescita: dal 2010 al 2018 i visitatori di musei e monumenti sono stati 18,2 milioni in più, con un aumento sia dei visitatori paganti (+61%) che non paganti (+40%).

In salita anche gli introiti dei musei che, al lordo della quota spettante al concessionario del servizio biglietteria, sono quasi raddoppiati, passando dai 104,5 milioni di euro realizzati nel 2010 ai 229 milioni del 2018 (+119%).

Roma si conferma regina dei monumenti, con 22,9 milioni di visitatori nel 2018, in crescita dell’81% rispetto a sette anni fa. Seguono Firenze (7 milioni, +42% sul 2010), Napoli (5,1milioni, +181%) Pompei (3,7 milioni, +57%) e Torino (1,4 milioni, +58%).

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