Argentina, proteste di piazza ed inflazione galoppante.

di Attilio Runello. In questi giorni l’Argentina è attraversata da manifestazioni di protesta contro la politica economica del nuovo premier appena eletto Milei. Il presidente si propone di combattere l’inflazione che ha toccato cifre record di 150%. Questa inflazione genera povertà per tutti coloro che vivono con uno stipendio o una pensione fissa. Se ne può avvantaggiare invece chi contribuisce alla determinazione dei prezzi. In altre parole genera povertà per gran parte della popolazione.
. © ANSA/EPAQuesto fenomeno può essere causato da una varietà di fattori economici, tra cui l’eccesso di denaro in circolazione, la diminuzione della produzione, l’aumento dei costi delle materie prime o la debolezza della valuta. Nel caso dell’Argentina abbiamo un problema di debolezza della valuta, soprattutto rispetto al dollaro.

Abbiamo anche un eccesso di denaro in circolazione. Negli ultimi dodici mesi aeree del paese hanno avuto problemi di siccità e quindi è probabile che nell’immediato si abbiano minori derrate alimentari.

Il governo inoltre ha trovato le casse vuote. La banca centrale nel conto dello stato non ha soldi.

Sul piano del bilancio del governo si tratta di diminuire le spese e aumentare le entrate in modo da creare un avanzo primario,  senza ricorrere alla stampa di nuova moneta, come faceva il governo precedente. Il governo potrebbe essere costretto a vendere parte del patrimonio. Inoltre potrebbe dover ridurre i servizi e aumentare il peso fiscale.
Le manifestazioni di protesta sono principalmente a Buenos Aires o nelle grandi città. Milei ha ottenuto più successo fuori dai grandi centri urbani, dove di solito in un modo o in un altro le derrate non mancano.
L’Argentina inoltre ha un debito cui far fronte di quattrocento miliardi di dollari. Parte di questo debito è contratto con il Fondo monetario internazionale. Dall’altra parte è un paese vasto con molte risorse minerarie e agricole, verso cui i privati o agenzie di governo stranieri hanno interesse. Si tratta di gestire bene queste risorse. Il litio di cui l’Argentina è ricco  e che oggi è molto richiesto è estratto da aziende straniere.

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