NORD ITALIA. Sul versante ligure, Chiavari, Tellaro e Guvano sono le più note. A Trieste la Costa dei Barbari, selvaggia e tranquilla anche nei mesi estivi.
CENTRO ITALIA. La Toscana è la regione col più alto numero di spiagge riconosciute. Fra queste, in provincia di Livorno, il Nido dell’Aquila a San Vincenzo e le spiagge di Punta del Miglio e di Punta Combara. Sull’Isola d’Elba chi ama la tintarella integrale può sdraiarsi sulla spiaggia di Acquarilli.
Le più famose del Lazio? Quelle di Capocotta ad Ostia e di Focene. Tra Sperlonga e Gaeta c’è la spiaggia libera dell’Arenauta.Anche le Marche proliferano in fatto di zone da “primitivismo”: nel sud Porto d’Ascoli e Marina di Altidona, salendo verso Ancona Mondolfo, Fano, Portonovo e Sirolo. A nord Fiorenzuola di Focara e Gabicce Mare. Nella provincia di Chieti, spiaggia autorizzata è quella di Le Morge a Torino di Sangro.
SUD ITALIA. Capri e il Cilento, mete naturiste campane: sull’isola c’è la spiaggia libera di via Krupp, nel salernitano la spiaggia del Troncone a Marina di Camerota.
In Sicilia niente costume a la Bulala a Gela, a Torre Salsa in provincia di Agrigento, all’Isola dei Conigli e a Cala Guitgia a Lampedusa, e a Foce del Belice vicino Selinunte.In Sardegna, a Piscinas e, vicino Sassari, a Porto Ferro.
Faccio notare ai lettori, ma probabilmente lo avranno già notato da soli, che i cosiddetti falsi controinformatori in queste ore stanno già facendo campagna per Salvini e Meloni.