di Redazione. Tè verde deteinato, marmellata di mirtillo, olio extra vergine d’oliva, rucola, caffè decaffeinato, cioccolato fondente, carciofi e spinaci.
Questi gli alimenti di una dieta ricca di polifenoli, in grado di tenere sotto controllo l’impennata di grassi nel sangue dopo un pasto. A stilare la lista degli alimenti ‘nemici’ della sindrome metabolica, e dunque amici del cuore, è uno studio italiano presentato al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), tenutosi a Berlino.
Lo studio ha coinvolto 78 persone di entrambi i sessi, di età compresa fra i 35 e i 70 anni, con una circonferenza vita elevata e almeno un’altra componente della sindrome metabolica. Questi sono stati divisi in due gruppi che hanno seguito due diete molto simili, con l’unica differenza che una delle due era ricca di polifenoli. Entrambe erano isocaloriche e simili per macronutrienti, fibra e vitamine.
Nella dieta ricca in polifenoli era previsto il consumo giornaliero di tè verde deteinato, marmellata di mirtillo, olio extra vergine d’oliva, rucola, caffè decaffeinato, una piccola quantità di cioccolato fondente, carciofi e spinaci. Prima e dopo l’intervento, sono state determinate le concentrazioni di lipidi nelle lipoproteine a digiuno e dopo un pasto ricco in grassi della stessa composizione delle diete assegnate. Entrambi i gruppi hanno seguito facilmente le diete, ma al termine delle 8 settimane solo quella ricca in polifenoli ha determinato dopo il pasto test una riduzione significativa dei lipidi nelle lipoproteine Vldl più grandi e ricche in trigliceridi; ha modificato la composizione delle Ldl, arricchendole in trigliceridi; ha ridotto i trigliceridi nelle Hdl.
Tutti effetti in grado di influenzare positivamente il rischio cardiovascolare. Questi evidenziano chiaramente che una dieta naturalmente ricca in polifenoli può modulare non solo la concentrazione delle lipoproteine ricche in trigliceridi in fase postprandiale, ma anche la composizione delle altre lipoproteine, con possibili ricadute benefiche sulla riduzione del rischio cardiovascolare.
I risultati dello studio sono stati raggiunti con un quantitativo di polifenoli (circa 3 grammi al giorno) sicuramente superiore al consumo medio attuale della popolazione occidentale ma facilmente raggiungibile con cibi naturali, tipici della maggior parte delle abitudini gastronomiche e senza alcun tipo di supplemento.
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