La pizza è il piatto in assoluto che regala felicità.
di Redazione. Pizza fa rima con felicità. E’ infatti ‘la pizza’ il piatto in assoluto che è in grado di renderci più felici: la preferenza per la pizza è di quasi un italiano su due (42%).
Ad amare in particolare la pizza sono le donne (47%), i millennials (25-34 anni) con il 60% delle preferenze e gli abitanti del Sud e delle Isole (51%).
A rilevare il dato di mercato, in occasione della ‘Giornata Internazionale della Felicità’ in programma oggi 20 marzo, è un’indagine Doxa\Deliveroo. L’analisi, condotta su un campione rappresentativo della popolazione di età superiore ai 15 anni, ha avuto come tema il rapporto tra quanto mangiamo e la felicità mettendo in evidenza piatti e momenti che hanno a che fare con il cibo che ci rende più felici.
Nella classifica al secondo posto la pasta (33%) che precede di poco le grigliate di carne e di pesce, entrambe appaiate in terza posizione con il 30% delle preferenze.
Quarto posto per il gelato con il 21% dei consensi davanti ai formaggi (10%) e ai salumi (9%).
Solo il 7% delle preferenze per il panino che si posiziona a pari merito con il sushi.
La preferenza per la pizza è confermata anche nel settore surgelato. Con un consumo pro capite – riferito dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati – è superiore a 1,5 kg nel 2017 con consumi complessivi che hanno toccato quota 91.500 tonnellate ( +2,1%).
La pizza è mangiata da più di 6 famiglie su 10 (63%) e la preferita è la “Margherita” tra più di 45 tipologie presenti in commercio. I consumi di pizze surgelate rappresentano oggi il 20% circa del mercato complessivo
Gli italiani attendono i sindacati al varco: i futuri rinnovi contrattuali, la riforma delle pensioni. Non sapevo che queste cose…
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…