Cottolengo, cuore sociale di Torino.
Conservo tra i ricordi più belli i tanti abbracci con donne e uomini, con ragazze e ragazzi, con bambine e bambini, che mi hanno dedicato qualche preghiera e regalato il dono della loro amicizia. Tra gli abbracci che mi sono portato a lungo nel cuore c’era quello di Vito.
Un abbraccio speciale perché a Vito mancavano le braccia ma sapeva abbracciare meglio di tanti altri. E sapeva anche giocare a biliardino. Nella mia ultima visita al Cottolengo, per esempio, lui e don Andrea sfidano me e l’ex segretario del PD piemontese Davide Gariglio. Nonostante la disabilità fisica, Vito era un portento. E la partita si era messa male per noi fin da subito. Al punto da “minacciare scherzosamente” Gariglio sull’ultimo punto, quello decisivo: “Davide se prendi gol proporrò di non candidarti alla Camera.” Niente, tutto inutile. Gol finale di Vito. Che mi guarda e dice: “Beh, se vale il biliardino devi portare me in Parlamento, mica Gariglio”. Risata generale.
Vito ci ha lasciati ieri. I suoi 68 anni li ha vissuti tutti al Cottolengo dove è stato accolto quando aveva sei mesi. E dove ha vissuto una vita intensa e piena. Lo ricorderò sempre con il suo immancabile sorriso. E spero che fissando quel sorriso possiamo dire grazie alla vita che possiamo vivere, dire grazie alla presenza di istituzioni come il Cottolengo, dire grazie all’amicizia di donne e uomini speciali.
Grazie a Vito che è stato un compagno di strada per tanti. Anche per me che, da premier e da uomo, ho avuto la possibilità di imparare da lui.
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x Paracelsus99 - ma il ragazzo torturato è un italiano, se tu puoi vuoi girarti dall'altra parte e guardare altro....…
Ci siamo scandalizzati per come in Ungheria è detenuta la Salis, ma in America non va certo meglio: una vergogna!
...e noi Italia stiamo facendo la stessa fine degli Usa e getta!!!
In questi giorni abbiamo letto sui giornali e visto in televisione una cosa raccapricciante, cioè un giovanotto italiano, uno studente…