7 cashi su 10 non superano il test sicurezza!

Nel 2010 i veicoli coinvolti in incidenti stradali in Italia sono stati 394.684: Il 18,8% di questi erano moto o ciclomotori. I caschi moto non sono tutti uguali e se sottoposti a prove sulla sicurezza reagiscono in modo diverso: dall’inchiesta di Altroconsumo su dieci modelli integrali sette sono stati bocciati; di questi sei non rispettano le norme obbligatorie previste dal Regolamento internazionale ECE R22-05. I caschi integrali coprono il 25% del mercato, sono quelli da cui il motociclista si aspetta la protezione maggiore. Sono stati considerati modelli di diverso livello di prezzo, da 85 a 460 euro. Le verifiche sui prodotti, realizzate in un laboratorio specializzato e certificato per l’omologazione, sono state sia quelle per le prove di conformità, previste dal Regolamento internazionale – cioè impatto, resistenza del cinturino e del sistema di ritenuta, sicurezza meccanica e ottica delle visiere – sia alcune extra norma sull’assorbimento degli urti in punti diversi da quelli previsti dalle prove standard. Produrre caschi sicuri è possibile: tre dei prodotti dell’inchiesta superano tutte le prove, anche quelle extra norma. Altroconsumo ha segnalato i caschi non sicuri ai produttori e al Ministero dei Trasporti. Infatti sulla base dei risultati dell’indagine i prodotti che non superano le prove di impatto previste dalla norma andrebbero ritirati dal mercato. L’associazione chiede al ministero di adottare le misure previste a tutela della salute e sicurezza dei consumatori anche effettuando controlli immediati e diffusi sui caschi in commercio. Insieme anche agli altri Paesi d’Europa, sostiene ancora Altroconsumo, è tempo di rivedere in modo efficace e veloce il Regolamento sulle norme per le prove di sicurezza: è evidente l’inadeguatezza del testo.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *