5Stelle promossi a pieni voti. Renzi rimandato ad ottobre!

L’Italia che campa a stento di salario e pensione, l’Italia che paga puntualmente ogni balzello fino all’ultimo centesimo e che tira la cinghia fino all’ultimo buco, l’Italia che ancora cerca lavoro, sicurezza, onestà e giustizia, L’Italia che rimanda una cura medica a tempi migliori, l’Italia che ancora crede e spera di potercela fare, ebbene questa Italia, promuove il MoVimento5Stelle, asfalta il PDdiRenzie, spiana ai pentastellati la strada che porta a Palazzo Chigi e infila a Renzi il cappello con le orecchie da somaro e il naso lungo di Pinocchio mettendolo in punizione, dietro la lavagna, almeno fino al referendum di ottobre!
I 5Stelle stravincono  in 19 ballottaggi su 20! Si prendono Roma e Torino. Renzi vince a Milano, solo perchè non ci sono i 5Stelle, e solo perchè deve battersela contro un centrodestra allo sfascio che… non esiste più! Ma un dato emerge chiaro e netto dalle urne: è finita la luna di miele tra gli italiani e il “premier non eletto”! A Matteo Renzi non gli crede più nessuno. Adesso l’Italia dei Comuni volta pagina, e se i pentastellati sapranno governare bene laddove hanno vinto e soprattutto a Roma, dove, con la maggioranza assoluta degli scranni capitolini, comanderanno da soli, senza ricatti e condizionamenti, senza dover rendere conto a nessuno del loro operato se non ai cittadini romani, allora anche l’Italia intera sarà pronta a cambiare verso, ma non per finta come aveva promesso il “premier non eletto”, ma per davvero.

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GRAZIE A TUTTI I CITTADINI CHE HANNO DECISO DI DARCI FIDUCIA. ORA TOCCA A NOI. ED È SOLO L’INIZIO. di MoVimento 5 Stelle. Il MoVimento 5 Stelle ha vinto a Roma e Torino e, stando ai risultati attuali, in quasi tutti e venti i comuni dove è andato al ballottaggio. E’ un giorno storico, da oggi cambia tutto. Virginia Raggi è la nuova sindaco di Roma, la prima donna nella storia a ricoprire questa carica, e Chiara Appendino è la nuova sindaco di Torino. I cittadini riconoscono al MoVimento 5 Stelle la capacità di governare e hanno scelto l’unica forza politica che ha fatto proposte concrete per i dieci milioni di poveri italiani e per le PMI che non ce la fanno più. Chi parla di referendum, di Olimpiadi, di 80 euro e di legge elettorale è completamente scollato dalla realtà del Paese. Grazie a tutti i candidati, grazie a tutti gli attivisti che hanno reso possibile queste campagne elettorali realizzate con piccole donazioni volontarie, grazie a tutti i cittadini che hanno deciso di darci fiducia. E grazie a Gianroberto che insieme a Beppe ha dato vita a tutto questo. Ora tocca a noi. Ed è solo l’inizio.
di Virginia Raggi, sindaco MoVimento 5 Stelle di Roma. Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i cittadini romani che mi hanno voluto affidare questo importante compito e voglio complimentarmi con i consiglieri eletti, a cui auguro buon lavoro, con i non eletti e con gli attivisti che hanno speso risorse ed energie in questa campagna elettorale. La prima cosa che sento di dire, che mi viene dal profondo, è che finalmente anche Roma avrà un sindaco donna. In un momento storico in cui le pari opportunità sono ancora una chimera considero questa una notizia dal valore straordinario. Il primo segno del profondo cambiamento che stiamo portando in questo Paese. Perché se la Capitale d’Italia avrà per la prima volta nella sua storia un sindaco donna, questo lo si deve al M5S. Lo si deve a Beppe Grilo e Gianroberto Casaleggio. Sarò il sindaco di tutti, sia chiaro, anche di coloro che non mi hanno sostenuto in questa tornata elettorale. Lavoreremo per riportare legalità e trasparenza in questa città dopo anni di malgoverno e dopo Mafia Capitale. Lavoreremo per ridare a Roma la bellezza e la dignità che merita. Oggi si apre una nuova era. Infine, non potrei non accennare ai 4 mesi di campagna in cui qualcuno ci ha praticamente fatto una “guerra” senza precedenti. Il punto è che non sono riusciti a fermarci. Segno che siamo più forti e che i romani, soprattutto, sono più forti. Ma al di là dei toni aspri e degli attacchi che ho ricevuto, mi auguro che d’ora in avanti si possa aprire una nuova fase, più costruttiva, attraverso un dibattito onesto con le altre forze politiche centrato sui reali problemi dei cittadini. Roma ha bisogno di questo. E’ venuto il tempo di lavorare dopo anni di malgoverno. Le cose da fare sono tante e noi siamo pronti!
di Chiara Appendino, sindaco MoVimento 5 Stelle di Torino. È stato un lungo cammino iniziato cinque anni fa quando oltre 20.000 torinesi ci hanno dato la possibilità di entrare per la prima volta nella Sala Rossa per iniziare a mettere i semi di ciò che sarebbe successo dopo. In questi anni molte persone si sono avvicinate a noi e hanno portato le loro idee, la loro esperienza, la loro visione e tutti insieme abbiamo lavorato per costruire un progetto per dare un nuovo corso alla nostra città. È stato un lungo cammino anche questa campagna elettorale. Iniziata più di 7 mesi fa, è stata intensa e faticosa ma l’abbiamo affrontata con impegno e generosità, senza mai perdere il sorriso, anche nei momenti difficili. Abbiamo incontrato decine di migliaia di persone che volevano tornare a occuparsi della propria città e dei suoi beni comuni, abbiamo assistito ad una voglia sempre crescente di mettere in discussione i problemi reali e le criticità rimaste senza risposte di Torino. Ci siamo presentati così come siamo, abbiamo presentato il nostro programma, abbiamo scelto i nostri assessori e i torinesi, permettetemi di dirlo, ci hanno accolto con un rinnovato interesse per la politica e un calore difficili, se non impossibili, da descrivere. Ma noi, altro non siamo che un piccolo frammento della storia della nostra città. Riceviamo l’eredità di coloro che prima di noi hanno costruito tutto ciò che ora ci circonda, in due millenni di Torino. In questa storia ci sono le vittorie per la nostra libertà, in quell’orgoglioso 1706 impresso sulla nostra bandiera, e ci sono le tante vite di quelle famiglie che, partite da città e paesi sempre più distanti, qui sono venute per far crescere i loro figli e costruire il loro futuro. Ci sono le sfide che abbiamo saputo vincere, ci sono le idee che abbiamo saputo realizzare e ci sono i primati che abbiamo saputo raggiungere. Questa eredità abbiamo il dovere di custodirla e lasciarla migliore di come l’abbiamo trovata a chi ci succederà. E’ stato un lungo cammino e oggi è finalmente giunto il nostro tempo. Abbiamo la possibilità di costruire una nuova comunità urbana, ma, soprattutto, il dovere di ricucire un città profondamente ferita ricostruendo il rapporto di fiducia tra i cittadini e i loro amministratori. Raccogliamo una Città che per quasi duemila anni ha camminato superando ogni difficoltà, da quelle più remote ai fatti di cronaca recente, e noi sappiamo che questa strada non è destinata a chiudersi ma ha un destino che si perde oltre l’orizzonte. Ringrazio il mio predecessore Piero Fassino e tutta la sua squadra per aver condotto e servito la Città in questi ultimi 5 anni. Tutti noi siamo Torino e le Istituzioni, gli uomini e le donne che le rappresenteranno, agiranno sempre e solo mettendo al primo posto l’interesse della Città. Ogni torinese dovrà sentire il Palazzo di Città come la propria casa, la cui porta sarà sempre aperta. Da Sindaco non potrò risolvere tutti i problemi, ma ascolterò tutti, perchè sarò il sindaco di tutti. Sarà un percorso di cinque anni che faremo assieme a tutti i torinesi, chi entusiasta e chi critico, perché di questa Comunità tutti devono sentirsene parte. Sono certa che l’opposizione sarà dura e inflessibile, come è stata la nostra nella scorsa consiliatura e mi aspetto che tutti i torinesi siano cittadini attivi e attenti, dai quali ricevere osservazioni e motivate critiche. Oggi finisce un capitolo della storia di Torino e se ne apre un altro. A me, alla mia squadra e a tutti i consiglieri eletti spetterà il compito di scriverne le parole nelle quali ciascun torinese si possa sentire rappresentato. Siamo pronti a governare la nostra amata città e da domani saremo già al lavoro per servire Torino.
CHI HA PERSO SCARICA RENZI. Roberto Giachetti: “Da subito ho capito che c’era una montagna da scalare. E dovevo riuscirci da solo. Il partito, purtroppo, più che una risorsa s’è rivelato una tragica zavorra. I romani mi dicevano, in giro per la città: senti, nun è na’ cosa personale. E’ che tu rappresenti il Pd. Ce dispiace, ma nun te votiamo”. Sapeva in partenza di essere la vittima sacrificale del PD di Renzi e per questo non si è dimesso da deputato, se lo avesse fatto oggi si ritroverebbe con appena 2.400 euro lordi: lo stipendio di un consigliere capitolino! Piero Fassino: “Sono dispiaciuto, la città è stata amministrata bene. Questa è una sconfitta politica”. Cioè del Pd. Cioè di Renzi.

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