Renzi: Auguri e gratitudine per il Presidente Mattarella.

di Matteo Renzi. Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica.

A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro e la gratitudine per aver sconvolto i propri progetti di vita.

La scelta di sette anni fa è stata confermata anche da chi sette anni fa si era messo di traverso. Guardate, ad esempio, questo tweet di Matteo Salvini del 31 gennaio 2015 o questo video di Luigi Di Maio del 27 maggio 2018. Bella soddisfazione vedere i populisti costretti a tornare sui propri passi e riconoscere il valore delle nostre scelte.

Molti di voi hanno seguito – anche tramite la mitica Radio Leopolda – i lavori di questa difficile settimana.

Ho dato un mio giudizio complessivo in una intervista al “Corriere della Sera“, che trovate qui sul sito del Corriere e qui su www.matteorenzi.it.

Per ascoltare Radio Leopolda clicca qui. Per scaricare l’app ufficiale della Radio clicca qui (Android) o qui (iOS).

Il momento chiave è stato per noi quando sono sceso in piazza davanti a Montecitorio per spiegare il mio no alla proposta giallo-verde-nera di mandare il capo dei servizi segreti al Quirinale.

Mentre scendevo le scale, pensavo che avremmo perso quella battaglia perché i numeri sembravano dare ragione a Conte e Salvini e agli altri che avevano proposto la candidatura Belloni. Ma ho pensato anche che ci sono momenti in cui bisogna difendere la storiala decenza istituzionalela credibilità anche se si è in minoranza. E, dunque, sono andato giù tranquillo. Alla fine è andata bene e l’intervento televisivo ha dato coraggio anche a chi faceva più fatica a esporsi.

Sul mio canale YouTube trovate le interviste video di quei concitati momenti.

Molti di voi hanno le opinioni più disparate sul Colle, come è ovvio.

Io la dico semplicemente: avere Draghi a Chigi e Mattarella al Quirinale dà stabilità e sicurezza al Paese. E di questi tempi non è poco.

E adesso, dopo il bis di Mattarella, l’Italia si prepara al tris di Amadeus. Immagino che Sanremo sostituirà il Quirinale rapidamente nelle tv. Ma lasciatevi dire che, per come sono andate le cose e per la clamorosa sconfitta di sovranisti alla Salvini e populisti alla Conte, si apre un periodo mooooooolto interessante nella politica italiana. Il camper, intanto, scalda i motori. E chi vuole darci una mano si iscriva a Italia Viva o ci mandi un sostegno anche economico.

P.S. Bravo al mio amico ed ex collega Antonio Costa, in Portogallo. Proprio una vittoria coi fiocchi per questo bravo uomo delle istituzioni con il quale ho lavorato da premier ma che incontrai anche da sindaco. Hanno vinto i socialisti portoghesi, certo. Ma soprattutto ha vinto Costa, che è uno bravo, bravo, bravo. I leader servono, eccome se servono.
Un sorriso

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9 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Venti ragazzi – solo a Torino – andati all’ospedale e usciti di lì con collari, fasciature, lussazioni. Ed è solo un parte del bollettino dei feriti a seguito della feroce repressione dei cortei degli studenti, nei giorni scorsi, da parte della polizia. Studenti che chiedevano di eliminare l’alternanza scuola/ lavoro, che ricordavano la morte del diciottenne Lorenzo Parelli, nel suo ultimo giorno di stage.
    Le analogie nel comportamento della polizia nelle piazze di Torino, Milano, Roma e Napoli non sembrano essere frutto di una coincidenza, ma il risultato di una decisione preventiva e congiunta.
    Una ragazza di 18 anni con un’anca rotta a Torino. Una di 14 con sei punti in testa a seguito di una manganellata a Roma. Un ragazzo poco più che maggiorenne ancora ricoverato in ospedale, sempre a Torino, per via di un’emorragia cerebrale che non si è ancora riassorbita. Una sedicenne di Milano costretta a siringhe di anti-dolorifico per gli ematomi alle gambe, a Milano.

    Venti ragazzi – solo a Torino – andati all’ospedale e usciti di lì con collari, fasciature, lussazioni. Ed è solo un parte del bollettino dei feriti a seguito della feroce repressione dei cortei degli studenti, nei giorni scorsi, da parte della polizia. Studenti che chiedevano di eliminare l’alternanza scuola-lavoro, che ricordavano la morte del diciottenne Lorenzo Parelli, morto schiacciato da una trave d’acciaio di 150 chili nello stabilimento metalmeccanico Burimec, in provincia di Udine, nel suo ultimo giorno di stage.
    Studenti che hanno attraversato due anni difficili tra dad e mancanza di socialità, tagliati fuori dalle grandi urgenze, dalle discussioni politiche e sanitarie, che improvvisamente erano tornati a chiedere, farsi ascoltare, esistere. A sentirsi di nuovo parte di un ingranaggio con un tema adulto e di tutti, un tema così fastidioso- evidentemente – da aver scomodato i manganelli.

  2. Anonimo ha detto:

    Sulle prime pagine dei media c’è l’immaginaria ripresa economica. Nel mondo reale invece ci sono insegnanti che si danno fuoco perché il regime di Draghi gli ha tolto lavoro e dignità. La delinquenziale classe politica che ha portato a tutto questo pur di compiacere i poteri esteri fa molto bene ad avere paura. Questo è purtroppo solo l’inizio della deflagrazione della bomba sociale in arrivo.

  3. Anonimo ha detto:

    Quanti silenzi dal garante della Costituzione, troppi silenzi= MORTE DELLA FIDUCIA CITTADINI X LA POLITICA scalcinata

  4. Anonimo ha detto:

    31 GEN 2022 LA DISPERAZIONE IN ITALIA SPINGE A GESTI ESTREMI
    Inserito alle 22:49h in Eventi da Redazione 5 Commenti

    Si brucia per protesta un giovane insegnante di 33 anni, a Cosenza Rende, davanti ad una Caserma dei Carabinieri.
    In condizioni gravissime, salvato all’ultimo momento per l’intervento provvidenziale di due giovani gommisti, l’insegnante è stato ricoverato all’Ospedale dell’Annunziata con ustioni sul 70% del corpo.
    La vicenda ha suscitato orrore in tutti coloro che hanno assistito alla scena ed è stato anche girato un video, che evitiamo di proporre per ovvi motivi.
    Il gesto di protesta fatto dall’insegnante, F.C. di 33 anni, cosentino ma trasferito in Lombardia, che era da poco rientrato in Calabria, sembra sia stato dettato dalla disperazione anche se non si conoscono i particolari.
    Da quello che risulta il docente non era una persona con precedenti di alcun tipo e non era un militante di alcuna formazione politica. L’ipotesi degli inquirenti è quella di un gesto estremo che potrebbe essere stato motivato da un’eventuale sospensione dall’incarico sulla base delle misure restrittive emanate per l’obbligo vaccinale. Tuttavia questa ipotesi e le altre sono all’esame degli inquirenti che stanno indagando sul tragico episodio.
    Se, come si appurerà con certezza in seguito, il gesto insano è stato motivato dalla esclusione dal lavoro dovuta alla mancanza del Green Pass di cui non era in possesso il giovane insegnante, questo episodio rientra nel clima di disperazione in cui moltissimi italiani, lavoratori di tutti i settori, si trovano in questo momento per non essersi adeguati alle rigorose misure del governo Draghi/ Speranza.
    La privazione dei diritti fondamentali dei cittadini e la sensazione di isolamento può portare a situazioni di grave disagio che possono sfociare in disperazione. Si sa che la disperazione è un brutto status che può sfociare in gesti estremi.

    Nota: questo episodio dovrebbe far riflettere coloro che decidono le misure restrittive che privano i cittadini dei diritti fondamentali quali il lavoro, la libera circolazione, l’inviolabilità della propria persona e, di conseguenza, la stessa dignità.

  5. Golan ha detto:

    Uno dei primi provvedimenti che sono stati presi dalla giunta militare in Mali è stato quello di espellere l’ambasciatore francese. La giunta ha siglato un accordo di collaborazione militare con la Russia. È la fine di una epoca. È la fine del colonialismo francese. È la fine della Francafrique. A dare questo colpo tremendo allo stato profondo francese e alle élite europee è stato il più grande statista e leader politico del mondo. Quest’uomo è Vladimir Putin. https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/01/31/la-giunta-militare-in-mali-espelle-lambasciatore-francese_42a2a70d-c33c-4561-a256-b7c05dce5ff5.html

  6. Cassiodoro ha detto:

    Sileri:”per la fine di marzo avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all’andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l’altro andrà rimodulata, fatta su persona.” Ormai il regime sta gettando la spugna. Sanno perfettamente che è finita e che non è possibile più proseguire oltre. Il massacro economico e sanitario ha raggiunto delle proporzioni intollerabili. Ora i partiti sono preoccupati più che altro dalle conseguenze delle loro azioni. Sanno che i poteri esteri che gli hanno dato il mandato di lanciare questo assalto all’Italia gli hanno già voltato le spalle. Sanno che saranno loro ad essere travolti dalla rabbia popolare. Quando Giorgetti diceva che ci sono gravi problemi lo diceva mentre gli tremava la voce. È la paura di chi sa che ora non ci sono più scudi tra questa classe politica e il popolo. È la paura di chi si sta avvicinando sempre più velocemente al precipizio.
    https://www.fanpage.it/attualita/lo-stato-di-emergenza-covid-probabilmente-finira-il-31-marzo-lo-dice-sileri/
    https://www.fanpage.it/
    Fanpage

  7. Urban ha detto:

    La Finlandia ha già preparato una tabella di marcia per rimuovere tutte le restrizioni. La Danimarca seguirà la stessa strada e già da oggi toglierá l’uso delle mascherine. L’unica preoccupazione dei governi in questo momento è quella di smontare il cantiere della falsa pandemia e allontanarsi il più possibile dal disastro che loro stessi hanno creato per conto di Bill Gates e degli altri architetti dell’operazione terroristica del coronavirus.
    https://t.me/rtnews/19451

  8. K.Y. ha detto:

    La rielezione di Mattarella ha un solo significato:portare a termine la legislatura e salvare il vitalizio! In un sistema politico funzionante la rielezione del presidente è il sintomo di un sistema avvitato su se stesso che non ha capacità progettuale.
    Inflazione – disoccupazione – inquinamento – povertà – emarginazione – debito pubblico – mancanza di un TU per le emergenze – mancanza di un Piano Idrogeologico nazionale – mancata riforma della Giustizia – onnipotenza delle burocrazie che creano solo impicci ed impacci alle imprese.
    Prima se ne andrà questo governo meglio sarà per l’intero Paese.
    DRAGHI ormai ha perso l’appeal iniziale, larghi strati del Paese non lo seguono anche se Stampa e TV cercano in ogni modo di nasconderlo.

  9. D.L. ha detto:

    Questo sgoverno, porta giorno dopo giorno avanti una distruzione SISTEMATICA dell’economia. Chi non ha il green pass non potrà andare in diversi esercizi: detti esercizi ne avranno un danno economico. L’emergenza crea solo danni e non risolve nulla, prima se ne renderanno conto, meglio è.

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