Votare è un diritto? Anche lavorare lo è! Io non voto!

di Antonietta Palermo. Sono giunta ad una conclusione. L’unica vera e possibile “rivoluzione civile” in questo Paese è non andare a votare!!! Intendo però motivare la mia asserzione.
1 – Il porcellum che io chiamerei “truffellum” castra il diritto dell’elettore. L’elettore potrà unicamente scegliere il simbolo e non il candidato.
2 – Non scegliere il candidato significa che questo in caso di elezione non sarà debitore all’elettore, ma al suo segretario che gli ha dato il numero di lista:1-2-3.
3 – E’ un vero attentato alla Costituzione. Il Popolo è sovrano – Art.1 Costituzione – e non il segretario di partito.
4 – Meno votanti, minori rimborsi elettorali. Se un partito raggiunge 1.000.000 di voti ha diritto al rimborso. Ma il finanziamento pubblico dei partiti non era stato eliminato da un referendum.
5 – Immaginiamo che gli elettori totali siano 100. Solo 50 votano. Il partito che avrà il 25% in realtà avrà il 12,50% se rapportato al numero dei votanti. Il partito che avrà il 10% in realtà avrà il 5% se rapportato al numero dei votanti.
6 – Per chi dovrei votare?
Per il PD che ha mantenuto in piedi per 13 mesi il più duro (altro che moderato) esecutivo della Repubblica. Come scriveva Caligola in “Macelleria sociale & Company”.
Per il PDL del Cavaliere che ha inondato il Paese di leggi ad personam solo per evitare di avere ulteriori guai giudiziari.
Per l’UDC che appoggia a spada tratta la politica ‘do professore’.
Per Rivoluzione Civile, altro partito fondato da un magistrato che non si è dimesso.
Per IDV che ha richiesto ai cittadini di candidarsi per poi scegliere di non presentarsi e confluire con Rivoluzione Civile.
Per Fratelli D’Italia, nuova ala di AN.
Per Movimento5Stelle dove se non sei nel giro prova un po’ a candidarti… E per giunta con un ideologo che addirittura voleva fare comunella con Casa Pound.
Io come cittadina italiana andrò a votare quando mi sarà permesso di scegliere il mio rappresentante. Oggi mi è stato vietato, nonostante la Costituzione sia chiarissima. Sicuramente sarò criticata, votare è un diritto!!! Anche lavorare lo è ed in Italia milioni e milioni di cittadini sono disoccupati. Votare è un diritto!!! Anche potersi curare lo è e oggi c’è gente che non ha i soldi per farlo.

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