Vertice Di Maio, Grillo, Casaleggio per riorganizzare il MoVimento e derogare al limite dei due mandati.

di Redazione. Il sofferto viatico del reddito di cittadinanza, la debacle elettorale in Abruzzo, le violente polemiche che hanno spaccato in due il MoVimento esponendolo a rischio scissione a seguito del voto online sul caso ‘Diciott-Salvini”, i sondaggi che danno i 5stelle in caduta libera, hanno sollecitato un Vertice tra Luigi Di Maio, Beppe Grillo e Davide Casaleggio: “Abbiamo pranzato assieme e concordiamo tutti che serva un’organizzazione del M5S sia a livello nazionale che territoriale” per essere “più competitivi” alle amministrative, ha detto Di Maio.
“Qui tutti sperano che il M5S sia in calo a livello nazionale ed è la solita sciocchezza”, ha detto ancora il leader del M5S Di Maio. “Ci sarà una discussione” con gli iscritti del movimento sull’istituzione di un’organizzazione nazionale e territoriale e su “alcune regole che riguardano i consiglieri comunali”.
E poi fondamentale nella metamorfosi da movimento a partito politico come tutti gli altri – la prima apertura alla deroga del limite del secondo mandato elettorale, per il momento rivolta alle sole elezioni amministrative: “Da giorni, nel M5S – spiega Di Maio – si è aperta una riflessione sulla possibilità di derogare al limite dei due mandati per quanto riguarda i consiglieri comunali“.
Ma il Movimento è scosso al suo interno, soprattutto da un profondo dissenso sulla scelta di negare l’autorizzazione a procedere contro Salvini sul Caso Diciotti (voluta dal 59% degli iscritti mentre ben il 41% ha votato a favore). E dalla possibilità che in aula al Senato alcuni dissidenti possano votare per il via libera al processo, rischiando l’espulsione.
Ma Di Maio nega: “Io non parlo di un voto dei senatori che ancora deve esserci. Dico che la nostra forza è la partecipazione della democrazia diretta. Il voto su Rousseau è un momento di unione e non credo che bisogna usare quel 40% che ha detto sì al processo a Salvini con discorsi alla Cirino Pomicino – ha detto Luigi Di Maio al termine del vertice con Grillo e Casaleggio -. E sono contento che ci siano dei senatori che hanno detto che si adeguano al voto degli iscritti”.
Quanto ai rapporti tra il vicepremier e il garante dei 5s, “Non c’è mai stato un bisticcio”, ha dichiarato lo stesso Beppe Grillo uscendo dall’hotel Forum, a chi gli chiedeva se abbia fatto pace con Luigi Di Maio. E a chi gli ricorda le sue parole (“Di Maio ha solo 32 anni ci vuole un po’ di pazienza”) Grillo ha risposto con una risata.

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